A permettere ai finanzieri di individuare a Bisceglie, nel nord Barese, un salone per parrucchieri completamente sconosciuto al fisco e privo di ogni autorizzazione – da quella sanitaria a quella amministrativa .- è stato non solo il controllo dei database di una società che fornisce energia elettrica e che in un locale a ridosso del centro cittadino, registrava alti livelli di consumo, ma anche attività di osservazione del locale. Così le fiamme gialle sono arrivate al negozio, arredato e fornito di ogni strumentazione utile alla cura e al trattamento estetico dei capelli: lavandini professionali, phon, piastre, caschi, shampoo e prodotti di bellezza disponibili per la vendita.
Quando i militari sono entrati c’erano alcune clienti in attesa e altre che stavano facendo la tinta o la messa in piega. Al lavoro, oltre alla titolare (una 49enne di Bisceglie), c’erano due persone impiegate in nero. Sono state trovate anche due agende: in una erano scritti gli appuntamenti, nell’altra i pagamenti che venivano effettuati in contanti. La 49enne rischia di essere segnalata alla autorità giudiziaria non solo per esercizio abusivo della professione ma anche per evasione fiscale: sono infatti in corso accertamenti finalizzati a definire il suo volume di affari annuo. L’appello dei finanzieri ai cittadini è a segnalare situazioni di irregolarità per contrastare il lavoro in nero e l’evasione fiscale che “comportano danni alla comunità”