La Puglia è una regione attrattiva, con la seconda economia nel Mezzogiorno e molte eccellenze e progetti in corso sull’innovazione ma che può crescere ulteriormente se riesce a coinvolgere in modo organico e integrato le forze presenti sul territorio, in particolare istituzioni, aziende e sistema formativo. È quanto emerso dall’Innovation Days Puglia, il roadshow del Sole 24 Ore che, in collaborazione con Confindustria, e con il supporto di 4Manager, Asso Service, Elis Innovation Hub e Partner 24 Ore, mette sotto la lente d’ingrandimento le regioni italiane con i loro distretti industriali d’eccellenza. L’appuntamento ha messo a fuoco la capacità di innovazione tecnologica della Puglia che, con le sue 232.000 imprese, rappresenta il 3% del fatturato annuo nazionale. Tecnologia, digitalizzazione nel settore manifatturiero, settore aerospaziale, logistica e infrastrutture, energie rinnovabili, private capital alcuni dei temi affrontati dall’Innovation Days Puglia. Parlando del sostegno regionale a Pmi e startup, Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia ha affermato: “La Puglia è un hub dell’innovazione che si regge su un solido ecosistema nel quale il lavoro di università e organismi di ricerca è fortemente integrato con il sistema delle imprese e orientato all’offerta e alla produzione scientifica e tecnologica”.
Secondo i dati sull’economia regionale diffusi da Banca Ifis nel corso dell’evento, la Puglia è la seconda economia del Mezzogiorno, grazie a un sistema produttivo forte di oltre 230.000 imprese che sviluppa 123 miliardi di euro di ricavi annui. E’ un polo nazionale rilevante per l’agroalimentare, i servizi alla persona e il sistema casa; il 45% delle sue Pmi esporta i suoi prodotti. Gli imprenditori pugliesi rilevano una perdita di velocità e potenza della ripresa post-Covid: le prospettive sui ricavi risultano migliori per l’anno in corso (+0,5% l’incremento di fatturato previsto) rispetto al 2024, atteso come poco dinamico (+0,3%). Il numero di imprese con cash flow in peggioramento supera di poco quello delle aziende che lo vedono in miglioramento. Oggi hanno sede sul territorio 7.800 imprese dell’hi-tech, in incremento di quasi il 20% rispetto a 5 anni fa