Sarà un appuntamento che va oltre le mura di un teatro, quello proposto da Trame Contemporanee per i prossimi 31 ottobre e 1 novembre. Il Festival di Nuova Drammaturgia prodotto da Malalingua ETS, porta in scena per le strade della città vecchia di Bari, in due giornate consecutive, lo spettacolo vincitore dei Teatri del Sacro 2017. Con una prima replica in programma alle 17,30 ed una seconda alle 20, così, “La Festa d’Ognissanti”, farà tappa in Piazza Odegitria, alla Chiesa di San Giacomo – Santa Marta, la Chiesa di Santa Chiara – Santa Lucia, la Chiesa di San Giovanni Crisostomo – San Nicola e la Chiesa del Gesù – San Giuseppe da Copertino. Un percorso che partirà da piazza Odegitria 4, davanti alla sede di Slowtravels.
Una pièce teatrale itinerante a cura della Compagnia Malalingua, con la regia di Marco Grossi, le scene di Riccardo Mastrapasqua, le luci di Claudio de Robertis, la grafica di Davide Petruzzella, che parte da alcuni interrogativi. Chi sono per noi i Santi? Cosa rappresentano per noi oggi? Cosa sappiamo delle loro storie? Di qui nasce l’indagine che ha portato alla nascita de “La Festa d’Ognissanti”.
I Santi sono innanzitutto esseri umani che hanno attraversato un personale travaglio spirituale e, spesso, anche fisico, uomini e donne al limite, che hanno saputo attingere al profondo della loro umanità per allacciarsi a quel filo impalpabile ed eterno che congiunge l’umano al divino. Le loro sono storie di uomini e di donne grandiosi nella loro semplicità, punti di riferimento e modelli da conoscere, studiare e seguire. Eppure in una società liquida, in continuo mutamento, come quella contemporanea, questi eroi immanenti ci appaiono come sbiaditi, polverose figure di cartapesta rievocate di onomastico in onomastico, di ricorrenza in ricorrenza, di processione in processione, senza più preoccuparsi di conoscere la vita e la strada che quelle anime fecero per ascendere all’immortalità del ricordo.
Chi conosce la storia di Santa Lucia, di San Nicola, di San Giuseppe da Copertino e di tanti altri santi il cui nome ci appare familiare ma nulla più? L’intento dello spettacolo è proprio quello di risvegliare la conoscenza di questi antichi modelli, di questi esseri umani, uomini prima che santi, uomini nel loro rapporto con la vita e con la spiritualità, con tutte le loro paure e le loro contraddizioni. L’approccio scelto è quello al confine tra sacro e profano, ironico e appassionato, tipico di una festa paesana. Annunciati da un improbabile banditore, i Santi irromperanno sulla scena sul loro carrozzone agghindato di luminarie, accompagnati dal suono di una fanfara. Consapevoli dell’importanza del marketing e della comunicazione in una società in continua evoluzione, verranno a promuoversi, a promuovere il loro ricordo, a raccontarci le loro storie, la loro versione dei fatti.
Con ironia e trasporto si sveleranno agli spettatori chiedendo in cambio solo la luce flebile ed eterna di una candela, perché il ricordo possa continuare a brillare. La Festa d’Ognissanti è uno spettacolo itinerante ed interattivo. Dopo l’irruzione di tutti i personaggi in una scena corale, ogni Santo raggiungerà la sua postazione, il suo luogo deputato e saranno gli spettatori a scegliere di volta in volta a quale Santo “votarsi”, quale storia ascoltare, stabilendo il proprio percorso. Il racconto della Cattedrale e del percorso è a cura di Pasquale Ruggieri copywriter, storyteller e pubblicitario, di Slowtravels.it, nata nel 2019 che si avvale della collaborazione di guide turistiche abilitate, storici dell’arte, artisti, giornalisti, letterati e organizza tour di Storia Emozionale. Lospettacolo itinerante prevede, inoltre, la collaborazione della Banda Bassa Musica città di Molfetta.
Trame Contemporanee Festival di Nuova Drammaturgia, proseguirà nelle città di Bari e di Molfetta, tra spettacoli, tre residenze artistiche e un premio di drammaturgia presieduto da Davide Carnevali, fino al 21 novembre. Il Festival conferma la vocazione a rendersi promotore e catalizzatore di nuova drammaturgia, con particolare riferimento alle declinazioni multidisciplinari e agli orizzonti di ricerca che mettono in dialogo linguaggi e ambiti eterogenei ma propri del nostro Tempo. La riflessione sul Tempo, e le sue molteplici declinazioni in ambito psicologico, sociale e metafisico, è stata il filo conduttore che ha guidato le scelte artistiche del Festival.
Info, prenotazioni, abbonamenti ai numeri: 3518528404 e 3400520166 – info.malalingua@gmail.com. Biglietti disponibili su https://www.slowtravels.it/malalingua