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Legge di bilancio, sale l’importo minimo per anticipo pensione

Confermato il taglio al cuneo fiscale, ecco le novità sulla manovra di Governo

Pubblicato da: redazione | Mar, 24 Ottobre 2023 - 18:04

Dal taglio al cuneo fiscale confermato, all’aumento per l’importo minimo della pensione. Sono solo alcune delle novità presenti nella prima bozza del testo relativo alla legge di Bilancio sulla quale sta discutendo il Governo in queste ore. Il testo è salito a 91 articoli rispetto alle anticipazioni relative all’indice circolate negli scorsi giorni.

Nel testo sono diversi i macro capitoli presenti: pensioni, sanità, ma anche pubblica amministrazione, famiglia e revisione della spesa. Tra le misure previste c’è l’adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, ovvero sotto 2mila euro circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo e il 22% per quelle più alte, sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5mila eruo al mese. L’indicizzazione, rispetto alla precedente legge di bilancio sale dall’85% al 90%

Adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, sotto cioè 2.000 euro circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest’anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro al mese. La nuova indicizzazione sale quindi dall’85% (previsto nella precedente legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.

Previsto inoltre lo sgravio contributivo al 100% fino a un massimo di 3mila euro annui per le lavoratrici madri, fatta eccezione per il lavoro domestico. Obiettivo della manovra, favorire la natalità. Novità per quanto riguarda i prodotti per l’infanzia e tampon tax che non avranno più l’Iva al 5%. Secondo quanto previsto tutti i prodotti relativi, tra cui latte in polvere, assorbenti, coppette mestruali ecc, passino tra i prodotti soggetti a Iva al 10%. Resta confermato invece fino a fine giugno il congelamento di platic e sugar tax.

Per quanto riguarda le rette agli asili nido pubblici e privati è previsto un incremento del bonus, ma quest’ultimo sarà destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in poi in nuclei con un minore under 10 già a carico e un Isee di massimo 40mila euro.  Torna il bonus per il lavoro notturno e il festivo per quanto riguarda i lavoratori del settore turismo. Il bonus sarà erogato dal primo gennaio 2024 al 30 giugno. Per quanto riguarda la pensione, la novità principale riguarda l’aumento dell’importo minimo per l’anticipo. Più nel dettaglio, per i lavoratori che hanno cominciato a versare i contributi dal 1996 l’importo minimo maturato salirà, obiettivo permettere loro di accedere alla pensione tre anni prima dell’età di vecchiaia. La soglia, secondo quanto previsto, a fronte di almeno 20 anni di contribuiti versati, sale da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale. Prevista inoltre l’opzione donna per le lavoratrici che avranno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 che potranno avere così accesso alla pensione.

Novità anche per la carta “Dedicata a te” il fondo destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità per i cittadini con un Isee pari o inferiori a 15mila euro. La misura sarà rifinanziata nel 2024. Sono previsti 600 milioni di euro. Previsto anche un fondo per i migranti al fine di finanziare l’accoglienza a supporto dei Comuni coinvolti e dei minori non accompagnati. Le risorse, per il 2024 e 2025 ammontano a 200milioni di euro.  Novità per i fringe benefit: la soglia di esenzione fiscale sale a mille euro per tutti i lavoratori dipendenti e a duemila euro per i figli fiscalmente a carico, compresi i figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati.

Per quanto riguarda la sanità sono stati confermati finanziamenti di 3 miliardi per il 2024 e 4 miliardi per il 2025. Aggiornato inoltre il tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie dai privati, obiettivo garantire le prestazioni dei Livelli essenziali di assistenza. Si prevede un incremento della spesa dell’1% per il 2024, del 3% nel 2025 e del 4% nel 2026. Confermato, inoltre, l’aumento della tariffa oraria fino a 60 euro lordi per il personale del comparto sanità e gli infermieri. Cento euro invece per i medici del Servizio sanitario nazionale per le prestazioni aggiuntive, in particolare per far fronte all carenza di personale, ma anche al fine di ridurre le liste di attesa. Aumentano inoltre le tasse sulle sigarette, previsto un incremento dai 10 ai 12 centesimi a pacchetto. Sale anche la cedolare secca e la ritenuta d’acconto per i canoni di locazione brevi che passano da 21% a 26%.

Foto repertorio

 

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