“È più facile vincere al SuperEnalotto che trovare una camera decente e disponibile a Bari, sempre che si riesca a superare il casting con i proprietari”. È il racconto che un giovane studente ha voluto affidare ai social la propria disavventura relativa alla ricerca di un luogo in cui vivere nel capoluogo pugliese.
Dalla carenza di stanze disponibili per via del boom dei B&B, al caro prezzi, sino alle condizioni “non ottimali” in cui riversano alcune sistemazioni e, infine, alla scelta di alcuni proprietari di fare dei veri e propri casting per decidere se accettare o meno di affittare una camera. Sono solo alcune delle questioni che stanno rendendo difficile, se non quasi impossibile (per alcuni) trovare un luogo in cui dormire a Bari città, dovendo optare per sistemazioni più periferiche che spesso però, non permettono di avere quella comodità che uno studente fuori sede ricerca quando sceglie di trasferirsi. Il problema, evidenziano in tanti sui vari gruppi social, riguarda soprattutto i ragazzi, in quanto spesso, evidenzia una mamma “i proprietari prediligono le donne. Noi mamme di figli maschi dove li sistemiamo, sotto i ponti?”.
“È davvero difficile trovare una stanza dignitosa a Bari e dintorni – scrive uno studente senza nascondere il rammarico – è difficile essere uno studente, è difficile fare lo studente, i sacrifici sono molteplici e vedere che il prezzo per una stanza oggi è raddoppiato, quando nel 2021-22 costava dalle 200 euro ad un massimo di 250 euro, ora è davvero riprovevole. Mi chiedo, però, oltre a cercare casa, fare gli studenti, sacrificarsi per la lontananza con la famiglia, oltre a sollecitare proprietari che non rispondono, oltre a essere rispettosi per i sacrifici che i nostri genitori fanno è che noi facciamo, cosa volete che uno faccia in più? Per avere una stanza dignitosa deve scrivere di essere laureato in medicina con 110 e lode e bacio accademico? O deve dire che il papà è il Ceo di una famosa multinazionale? Ditemi quello che volete, ma questo non è un comportamento da esseri umani. Siate benevoli, proprietari di case fatiscenti, rendetele migliori per gli studenti che lottano per i loro diritti, rendetele confortevoli perché uno studente vuole sentirsi a casa anche a 100km di distanza” – ha concluso.
Parole a cui fanno eco quelle di tanti altri, tra loro non solo gli stessi studenti, ma anche i genitori. “Anche mio figlio ha fatto il casting – spiega una mamma – è pazzesco. Ti fanno perdere tempo e voglia di cercare”. “È assurdo – scrive un’altra il sistema è assurdo. Non possono accogliere mille e passa domande per alloggi per poi destinare solo 250 posti letto. Adesso tanti genitori, tra cui anche io, ci ritroviamo a lottare con dei prezzi assurdi per case veramente vergognose. Non c’è mai fine al peggio” – conclude. “Se si prova a cercare stanza per i ragazzi e non per le ragazze nessuno ti offre nulla. Solo cifre da capogiro e stanze che sembrano ripostigli. Per il mio secondogenito ho dovuto optare per l’università online. Credetemi, costa meno che tenerli a Bari”.
Secondo alcuni si tratta di una problematica che, ad oggi, rappresenta una vera e propria emergenza, tanto che, evidenziano sarebbe necessario “fare un collegio da 1500 posti per gli studenti fuori sede”. “Studiare a Bari non conviene più” – ha scritto un’altra studentessa – prezzi troppo alti per stanze per niente messe bene”. “Chiunque ha diritto a scegliere chi mettersi in casa propria – ha detto infine una donna – il problema è un altro: le situazioni al limite del disagevole per non dire dell’improponibile, le case fatiscenti, impianti non a norma, mobili risalenti all’epoca degli antichi romani, infissi vecchi che un altro po’ ci si passa da sotto, il tutto affittato a peso d’oro con una tot dose di spocchia e supponenza” – ha concluso.
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