Il mondo della fotografia è in continuo sviluppo, una continua evoluzione che però con il tempo sta rendendo sempre più labile il confine tra il vero e il falso.
Corpi modellati, volti ritoccati e location ricostruite. Se tutto questo una volta era possibile farlo soltanto attraverso app sofisticate e dal complicato utilizzo, oggi è tutto più semplice. Possiamo farlo tranquillamente dal nostro smartphone.
Ma Google punta più in alto e lo fa attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Con gli attesissimi smartphone Google Pixel 8 e Google Pixel 8 pro, inserisce novità che vanno ben oltre le semplici innovazioni nel comparto tecnico. Per questi device, infatti, punta tutto sull’intelligenza artificiale che assisterà l’utente in un numero impressionante di funzioni, incluse le operazioni di foto editing.
Tra queste c’è la funzione AI integrata nella fotocamera chiamata Best Take. La funzione Best Take consente agli utenti di “correggere” le espressioni facciali, garantendo che ogni fotografia appaia proprio come desiderata.
L’utente potrà quindi cambiare la propria espressione facciale all’interno di una foto con un’altra ritenuta migliore; che si tratti di cambiarla perché si hanno gli occhi chiusi o perché si è girati dal lato sbagliato, basterà un tocco per ottenerne la sostituzione.
Sostanzialmente l’AI esamina tutti gli scatti effettuati nell’arco di diversi secondi e propone alternative per ciascun volto tra cui scegliere. Una volta scelta, questa verrà sapientemente fusa alla foto originale facendola apparire assolutamente reale.
Se pensiamo alla comodità, possiamo certamente affermare che Best Take sia effettivamente utile. Quante volte infatti per realizzare foto di gruppo e non, siamo costretti a fare milioni di tentativi, lasciando sempre qualcuno scontento del risultato?
Ma siamo davvero sicuri che creare artificialmente ricordi all’altezza delle nostre aspettative o canoni di bellezza ci sia utile?
Non si perde forse l’autenticità e la naturalezza del momento e dunque del ricordo?