Tutte le Regioni “devono istituire i tavoli e i gruppi di lavoro sulle patologie reumatologiche. Bisogna al più presto coinvolgere i rappresentati degli oltre 5,5 milioni di pazienti italiani”. La denuncia, che arriva nella Giornata Mondiale del Malato Reumatico, è avanzata da Anmar (Associazione Nazionale Malati Reumatici) e dell’Osservatorio Capire in occasione di un convegno a cui partecipano anche rappresentanti dei clinici e delle istituzioni nazionali e locali. “Quello dei tavoli regionali è solo uno dei punti non attuati della Mozione Unitaria sulle malattie reumatiche approvata oltre un anno e mezzo fa. Finora sono pochissimi i segnali di una concreta e reale presa in carico, da parte del Governo e delle istituzioni territoriali, degli impegni presi dal Parlamento nel marzo del 2022″, afferma Silvia Tonolo, presidente Anmar. L’istituzione del tavolo nazionale presso il Ministero della Salute è improcrastinabile. Le malattie reumatologiche possono essere davvero invalidanti e sono infatti la prima causa di dolore e disabilità in tutta Europa”. “È urgente intervenire, anche a livello normativo, per elaborare linee di indirizzo che diventino vincolanti per le Regioni e le altre istituzioni locali”, afferma l’avvocato Patrizia Comite, responsabile legale dell’Osservatorio Capire.
Da un punto di vista clinico, poi, “occorre garantire la possibilità di prescrizione di tutti i farmaci autorizzati per fornire al paziente ogni opportunità di cura esistente”, aggiunge Mauro Galeazzi, responsabile scientifico dell’Osservatorio Capire. Uno dei punti della Mozione prevede anche iniziative a favore della formazione continua dei medici di medicina generale, sottolinea Domenico Crisarà, vicesegretario generale Fimmg (Federazione Italiana Medici di Famiglia): “E’ un provvedimento a nostro avviso auspicabile soprattutto se vogliamo incentivare le diagnosi precoci delle forme più gravi di artriti. Siamo noi, infatti, che dobbiamo riuscire ad intercettare i potenziali pazienti ed indirizzarli dal reumatologo”. Quella inerente le malattie reumatologiche è “davvero un’emergenza socio-sanitaria sottovalutata in Italia – conclude Claudia Pietropoli, Membro del Consiglio di Presidenza di Federfarma -. Come farmacisti territoriali siamo presenti capillarmente e possiamo contribuire, insieme ai medici di medicina generale, all’incremento delle diagnosi precoci”.