I bambini tra i 10 e i 12 anni, se adeguatamente formati, sono già in grado di eseguire efficacemente le manovre necessarie per soccorrere le persone colpite da arresto cardiaco, come il massaggio cardiaco, mentre a 6 anni riescono a comprendere la situazione di emergenza, contattare i soccorsi e descrivere la situazione di pericolo. È quanto afferma un documento di raccomandazione pubblicato sulla rivista Resuscitation e redatto dall’European Resuscitaton Council (Erc), a cui hanno partecipato gli esperti di Italian Resuscitation Council (Irc). Ogni anno in Europa si registrano circa 400 mila arresti cardiaci (60 mila in Italia) e si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovre salvavita e nel 28% dei casi con il defibrillatore. La possibilità di sopravvivenza all’arresto cardiaco diminuisce del 10% per ogni minuto che passa; per questo è essenziale che chi vi assiste effettui subito le manovre salvavita. Per creare consapevolezza sull’importanza del primo soccorso e della rianimazione cardiopolmonare Italian Resuscitation Council promuove tra il 16 e il 22 ottobre la settimana ‘VIVA!’.
L’iniziativa, realizzata con il patrocinio della Camera dei Deputati, del ministero dell’Istruzione e del Merito, del Coni e di Sport e Salute, prevede incontri gratuiti di informazione e sensibilizzazione sulle manovre di primo soccorso in caso di arresto cardiaco come il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore automatico esterno (Dae). Culminerà oggi 16 ottobre nella Giornata Internazionale della Rianimazione Cardiopolmonare. In occasione di ‘VIVA!’, la società scientifica lancia inoltre un concorso rivolto a tutte le scuole medie e superiori italiane: le scuole si sfideranno al videogioco per smartphone e tablet ‘Codename: ResUs’, realizzato da Irc per insegnare in modo interattivo ai ragazzi le manovre salvavita. La scuola vincitrice si aggiudicherà un defibrillatore automatico esterno da installare nell’istituto scolastico.