Gli immobili vuoti potranno diventare alberghi. Lo ha deciso il Comune, in particolare la ripartizione Governo e Sviluppo Strategico del territorio, che sulla base dello stato di attuazione della pianificazione vigente ha dato il via, con apposita determina, all’iter di esclusione da Valutazione Ambientale Strategica per la “Variante normativa dell’art. 32 lett. h delle Norme tecniche di Attuazione del PRG” da sottoporre all’esame del Consiglio comunale.
Il provvedimento, più nello specifico, ha come obiettivo quello di riqualificare e riutilizzare gli edifici inutilizzati o sfitti, sia pubblici che privati, esistenti e legittimi al 17/07/1976, data di approvazione del PRG, mediante il loro riutilizzo a uffici o strutture ricettive. Gli immobili interessati dalla variante normativa devono essere collocati necessariamente all’interno delle aree individuate dal DPRU (Documento di programmazione rigenerazione urbana).
“La modifica prende atto dell’indirizzo contenuto nella sentenza TAR Puglia 3885 del 27.10.2010 che ha ritenuto ammissibile la destinazione, a uffici di qualunque tipo, per gli immobili con vincolo di destinazione ad attrezzatura pubblica impresso dal PRG agli edifici già esistenti alla data della sua approvazione. Allo stesso tempo, una volta approvato dal Consiglio comunale, il provvedimento permetterà di riutilizzare gli stessi immobili con funzione turistico/ricettiva – ha spiegato il sindaco Decaro -. Abbiamo scelto di introdurre questa opzione, ampliando il numero delle funzioni terziarie insediabili, per dare spazio alla capacità di ricettività della città e tenere così conto dell’incremento della domanda di strutture ricettive verificatasi negli ultimi anni. La politica di sostegno all’insediamento di nuove strutture alberghiere è auspicabile possa disincentivare il ricorso alla soluzione degli affitti brevi e riduce il conseguente rischio di impoverimento del tessuto sociale cittadino determinato dall’allontanamento dei residenti dalla zona centrale della città” – ha concluso.
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