LUNEDì, 18 NOVEMBRE 2024
77,320 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,320 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Violenze sui medici in carcere a Bari: “Scarsa sicurezza”

Scarsa sicurezza e poco personale: le denunce dei medici

Pubblicato da: redazione | Lun, 16 Ottobre 2023 - 16:47

“Un grave disagio derivante dalla mancanza di condizioni di sicurezza sul lavoro e mancata applicazione della legge 113 del 2020 sulla sicurezza degli operatori sanitari”. È quanto è emerso oggi nell’incontro tra Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari, Nicola Bonvino, responsabile dell’area sanitaria del carcere di Bari e altri 13 dirigenti medici che lavorano all’interno della struttura penitenziaria. All’interno del carcere di Bari operano 15 dirigenti medici, altri professionisti sanitari e specialisti convenzionati, per un totale di circa 70 operatori sanitari.

L’incontro è nato in seguito ai gravi e ripetuti episodi di violenza avvenuti all’interno del carcere di Bari, tra cui il tentato stupro di un’infermiera alla fine dell’anno scorso e la recente aggressione a un medico e a un infermiere, senza contare le continue minacce indirizzate agli operatori sanitari e ai loro familiari. I medici hanno raccontato lo stato di profondo disagio che vivono a causa della mancanza di condizioni strutturali e organizzative tali da garantire la sicurezza sul lavoro e da evitare il ripetersi di violenze e aggressioni.
La causa principale è la carenza di personale di polizia penitenziaria che lascia soli i medici e non offre un livello di tutela adeguato. I detenuti inoltre esercitano continue pressioni sui medici per alleggerire le loro condizioni di vita all’interno del carcere.
La legge 113 del 2020 prevede la procedibilità di ufficio nel caso di violenze ai danni degli operatori sanitari, ma non è sostanzialmente applicata nel carcere di Bari. Al verbale che viene redatto sulle aggressioni e che viene trasmesso alla direzione del carcere, non fa seguito alcuna segnalazione all’autorità giudiziaria. Per questo l’Ordine dei medici ha già chiesto un incontro alla direzione del carcere ed è in attesa di risposta. A breve chiederà un incontro anche al viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, dato che il carcere di Bari con i suoi 30mila tra interventi e prestazioni sanitarie all’anno a favore dei detenuti rappresenta un importante hub nel sistema penitenziario, che merita maggiore attenzione sul fronte della sicurezza dei medici.

L’Ordine si sta coordinando anche con la ASL – da cui dipendono i medici – per aumentare il livello di sicurezza dei colleghi che lavorano negli istituti penitenziari. “Esprimo a nome mio personale e dell’Ordine dei medici di Bari la mia solidarietà e vicinanza ai colleghi impegnati all’interno della struttura penitenziaria di Bari – ha dichiarato Anelli alla fine dell’incontro – E mi impegno ad intervenire non solo per risolvere la situazione contingente, ma anche per sensibilizzare tutte le istituzioni affinché la legge 113 sia realmente applicata e i suoi obiettivi siano concretamente raggiunti con una maggiore attenzione sul fronte della sicurezza degli operatori sanitari.”

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Tokyo è il sogno dei turisti....

Ci sono già le premesse di ciò che cercheremo nei viaggi...
- 17 Novembre 2024

Antitrust, Ryanair rimborserà i costi extra...

Ryanair si è impegnata a rimborsare oltre un milione e mezzo...
- 17 Novembre 2024

Bisceglie: open week contro la violenza...

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le...
- 17 Novembre 2024

Operato ai denti in Albania, odissea...

Un uomo di 37 anni di Barletta che lo scorso marzo...
- 17 Novembre 2024