Le tecnologie applicate alla didattica e alla psicopedagogia come nuovi strumenti per stimolare l’interazione e favorire la conoscenza tra gli studenti. Tra casi pratici come l’uso degli e-book, dei podcast e di Mentimeter, la piattaforma che permette di creare presentazioni interattive e di ottenere feedback con elementi interattivi come domande, sondaggi, word cloud, reazioni ed altro. Sono le nuove frontiere della didattica illustrate a Bari in occasione di “Tecnologia ed apprendimento: una prospettiva psicopedagogica”, la giornata di studi organizzata dall’Aps Laboratorio Don Bosco Oggi, dall’Università degli Studi Aldo Moro e dall’Istituto Salesiano Redentore alla presenza di esperti e docenti universitari e delle scuole cittadine.
Un momento di confronto e di simulazione – con vere e proprie esercitazioni – per non sottovalutare le opportunità che le tecnologie possono dare nei programmi scolastici. Ad illustrare le potenzialità di questo nuovo approccio Nadia Sansone, professore associato in Pedagogia Sperimentale a UnitelmaSapienza di Roma, e Francesco Leonetti sviluppatore web, formatore, consulente in nuove tecnologie, affiliato UniRoma3, ideatore e autore di ePubEditor.
“Molte delle tecnologie che oggi utilizziamo sono nate per favorire l’inclusione – hanno spiegato i relatori – per nuove forme di sperimentazione a favore di chi aveva bisogno di apprendimenti specifici. Oggi invece possono essere applicate a tutte le classi ibride. Con le tecnologie è lo studente che viene invitato a raccontarsi, a interagire senza la paura di sbagliare”.
“Le tecnologie sono utilissime proprio ai fini di una maggiore qualità e velocità nell’apprendimento e vanno sostenute consapevolmente nella didattica e nell’insegnamento ai ragazzi”, ha sottolineato nel suo intervento introduttivo don Pasquale Martino, direttore dell’Istituto Salesiano.
“È necessario far dialogare tecnologia e apprendimento. La tecnologia intesa non solo come uso degli strumenti, ma quanto possiamo collaborare con gli stessi. L’apprendimento invece è nell’uso che noi dobbiamo saper fare di queste tecnologie, anche per evitare alcuni pericoli”, ha spiegato Don Giuseppe Ruppi, presidente “APS Laboratorio Don Bosco Oggi” e docente ordinario in Liturgia e Sacramentaria all’istituto superiore di Scienze Religiose “San Sabino di Bari”, Facoltà Teologica Pugliese.
La giornata di studi rientra nell’ambito del progetto PugliaCapitaleSociale 3.0 “Agorà sociale: spazio di comunità, educhiamo ad educare”, finanziato dalla Regione Puglia con l’avviso finalizzato allo sviluppo della cittadinanza attiva e alla promozione del welfare di comunità. Tra i partners Laboratorio Don Bosco Oggi, Cif Bari, Cnosfap, Università degli studi di Bari Aldo Moro e Zefiro Aps.