Si sbloccano le procedure per i lotti 4 e 5 relativi al progetto Bari Costasud, adesso per la progettazione definitiva ne mancano solo altri due. La giunta comunale oggi, su proposta del sindaco Antonio Decaro, ha infatti approvato due delibere relative alle progettazioni definitive dei lotti 4 e 5 dell’opera “Bari Costasud, parco costiero della cultura, del turismo, dell’ambiente”, inserita nell’elenco dei 14 interventi del Piano strategico Grandi attrattori culturali, finanziati dal PNC, Piano Nazionale degli interventi Complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che mira a incrementare il livello di attrattività del sistema turistico e culturale del Paese attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali. Nello specifico le progettazioni approvate riguardano il Lotto 4, “Valenzano”, e il Lotto 5, “Parco reticolare”.
Obiettivo del macro-programma di rigenerazione promosso dal Comune di Bari è la realizzazione di un parco lineare costiero lungo 6 km che connetta il lungomare monumentale novecentesco e le spiagge urbane con i quartieri collocati a est e a sud del nucleo urbano centrale, diventando di fatto il parco cittadino più rilevante in termini di dimensioni e funzioni.Così l’amministrazione comunale, ottenuto il finanziamento di pari a 75.000.000 euro, successivamente incrementato di 11.250.000 euro (pari al 15% dell’iniziale finanziamento a valere sul Fondo di avvio delle opere indifferibili), ha individuato sei lotti funzionali di dimensione analoga per ottimizzarne e facilitarne l’attuazione.
A seguito delle procedure di gara, quindi, sono risultati aggiudicatari dell’incarico di progettazione definitivi i seguenti raggruppamenti: Lotto 4: i soggetti aggiudicatari della progettazione sono R.T.P. LAND ITALIA S.R.L. – FINEPRO S.R.L. – M+M Architetti Associati – TECHIN S.R.L. – GIRARDI. Il “Parco Valenzano” prevede un settore di rinaturalizzazione dell’alveo della Lama Valenzano e un settore di realizzazione del parco agricolo reticolare. L’importo complessivo previsto per l’opera, come da quadro economico, è di 12.605.919,89 euro. Lotto 5: i soggetti aggiudicatari della progettazione sono R.T.P. ETACONS S.r.l. – SIT&A. S.r.l. – Studio Cotecchia & Associati – Studio Pagliula Associato Ingegneri e Architetti. Il “Parco Reticolare” prevede la realizzazione di un parco agricolo reticolare, con creazione di una rete di spazi aperti ad uso pubblico all’interno di zone destinate ad orticoltura. L’importo complessivo previsto, come da quadro economico, è di 15.233.527,91 euro.
“I due lotti approvati oggi afferiscono a quel tema città – campagna che è uno dei pilastri fondamentali del piano Costa sud – spiega il sindaco Decaro -. I due interventi di fatto si pongono come obiettivo principale quello di salvaguardare il sistema rurale e agricolo ancora esistente ai margini della città dando però a queste aree una nuova funzione e una nuova accessibilità. Si passa così da aree inaccessibili e incolte ad un grande parco agricolo funzionale, accessibile, permeabile dai cittadini attraverso percorsi ciclopedanali. Nel lotto 5 abbiamo voluto inserire anche la progettazione del nuovo sottopassaggio che collegherà Sant’Anna alla costa. Un’infrastruttura che avrà notevoli effetti positivi sulla vita del quartiere” – ha evidenziato.
Per quanto riguarda il progetto Valenzano, interessa il tratto terminale del canale, a partire dalla foce fino al ponte di via Caldarola, per un lunghezza complessiva di 1,1 km. La foce della Lama Valenzano, oggi totalmente canalizzata, sarà oggetto di un ridisegno che ha un duplice obiettivo: restituire alla città uno spazio pubblico prezioso e garantire la sicurezza idraulica dell’area. La rinaturalizzazione del canale salvaguarderà la funzionalità idraulica dello stesso, come da esplicita prescrizione dell’autorità di bacino in conferenza di servizi, e consentirà la realizzazione di uno spazio pubblico, attraversabile e sicuro. L’intervento complessivo prevede opere utili alla ricucitura dei quartieri di Japigia vecchia e Japigia nuova. Il lotto è suddiviso in due settori: un settore di rinaturalizzazione dell’alveo della lama Valenzano e un settore di parco reticolare agricolo, che insieme daranno luogo a uno sviluppo progettuale fortemente integrato.
Gli interventi principali prevedono: nuova passerella di attraversamento ciclo-pedonale; percorsi misti ciclo-pedonali di connessione con il parco costiero; rinaturalizzazione del tratto finale dell’alveo del Valenzano, da via Caldarola alla foce, salvaguardando la funzionalità idraulica; interventi di riqualificazione del margine ovest del parco volti a favorire il raccordo con il quartiere Japigia e con le nuove edificazioni previste dal PUE, in particolare: ridimensionamento sezione di via Peucetia; creazione di una fascia di verde attrezzato con nuove piantumazioni in continuità con il progetto del settore Itis Cuccovillo; ridimensionamento sezione di via Martiri di Marzabotto in accordo con il progetto di ridefinizione delle sponde; nuova passerella di attraversamento ciclo-pedonale (via Peucetia); percorsi misti ciclo-pedonali di connessione con il parco costiero; rete di spazi aperti ad uso pubblico all’interno delle zone dedicate all’orticoltura salvaguardando le realtà già esistenti. Elementi di dettaglio previsti all’interno del parco reticolare: vegetazione, nuove piantumazioni; percorsi misti ciclo-pedonali con aree di sosta dedicate; piccoli edifici di servizio / stoccaggio materiali (eventuale recupero di alcuni edifici esistenti); infrastrutture: rete principale irrigazione, illuminazione; spazi di margine (via Papalia / via Carabellese): aree di verde attrezzato con funzione di raccordo tra i terreni a coltivo i quartieri esistenti e i nuovi interventi previsti dal PUE (a sud di via Gentile); aree attrezzate per il gioco e lo sport informale;
Per quanto riguarda il parco reticolare, il progetto insiste su una superficie di circa 16 ettari complessivi, prevalentemente caratterizzata da una preminente connotazione agricola e prativa, in quanto il Parco reticolare connette spazi agricoli di varie dimensioni e ampiezze. L’area di progetto, suddivisa in due lotti, contigui al Lotto 6 (Parco Bellavista), costituisce proprio una cerniera fisica tra i quartieri di Japigia e Sant’Anna e la fascia costiera. La vocazione del Parco reticolare è di tipo rurale e tale caratteristica è dettata dalla presenza di numerosi campi, quasi del tutto incolti, che localmente accolgono anche attività produttive di altro tipo. Diffusa è la presenza di olivi e di muretti secco, molto spesso diruti, che testimoniano la vocazione agricola persistente dell’area. Le due aree, fisicamente non contigue per via della presenza del Parco Bellavista, sono costituite da una successione di percorsi e slarghi (definiti “piazzette”) atti a ospitare funzioni pubbliche pensate per la fruizione collettiva. L’intero parco ha un andamento lineare che funge da connessione tra la costa e la parte più urbanizzata della città e, in prossimità di quest’ultima, la linearità lascia il posto a spazi più ampi (definiti in progetto “spazi di margine”) che abbracciano il quartiere di Japigia, assumendo una connotazione più urbana per la presenza di servizi di natura meno “rurale”.
Vi è poi una terza area, dislocata più a sud, interessata da un sottovia di connessione del quartiere Sant’Anna con la costa, già di proprietà di RFI che il Comune, a seguito di interlocuzioni con i residenti, ha voluto inserire nella progettazione con la finalità di completarne l’esecuzione e renderlo fruibile dai cittadini, creando così quell’importante connessione tra il quartiere sant’Anna e la costa. Tutti gli spazi sono connessi da percorsi di natura ciclo-pedonale che permettono la fruizione del parco da parte di tutti i tipi di utenza. Tali percorsi sono anche carrabili in quanto consentiranno l’accesso alle aree di proprietà privata. Gli accessi principali al parco sono collocati su via Gentile, lungo la quale vi sono appunto le principali strade di penetrazione nel parco. Nello scenario futuro, una volta che la ferrovia lascerà il posto alla nuova strada litoranea, nuovi accessi “preferenziali” saranno incrementati dalla presenza della futura strada litoranea. Importante affaccio urbano sul parco urbano è costituito da via Quasimodo, strada che costituisce il limite del costruito e che connette questa porzione della periferia barese con il parco costiero e in particolare con quello reticolare. La strada presenta un dislivello con il Parco reticolare di circa 4 metri. L’intento di progetto è quello di sfruttare le potenzialità di questo dislivello mediante la realizzazione di un terrazzamento degradante verso il parco che funga da filtro nel passaggio tra l’area più urbanizzata e la campagna.
Il livello più in basso delle terrazze ospiterà un’attività di ristorazione con sosta all’aperto sotto la copertura piena e sotto i pergolati e nella zona bar, perimetrata da vetrate panoramiche antivento. Anche le terrazze sono attrezzate con sedute in modo tale da agevolare la sosta in un’area che ha una vista privilegiata sul parco reticolare e verso il mare, da questo punto pienamente godibile. Gli arredi, in analogia con gli altri spazi del parco, saranno di tipo monolitico, con finitura in pietra. A tal proposito l’elemento vegetazionale costituisce parte fondamentale del presente progetto con il fine di riportare nell’area gli elementi fondamentali della ruralità e di aumentare il valore ecologico e di naturalità del parco rurale. Si prevede la piantumazione di essenze arboree, arbustive ed erbacee in ogni luogo del Parco Reticolare utilizzando diverse logiche dettate dallo stato dei luoghi e dalle soluzioni architettoniche e di fruizione proposte. Le essenze erbacee si troveranno in misura prevalente lungo i terrazzamenti e quelle arboree e arbustive sia negli spazi di margine che nelle piazzette. Tutti i dettagli specifici relativi al progetto del verde verranno forniti nella relazione agronomica, ma in questa sede si specifica che il filo conduttore del verde consiste nell’individuare diversi tematismi agronomici per ogni piazzetta. Nello specifico si è attribuita ad ogni piazzetta una prevalente specie arborea in modo tale da caratterizzare in modo diverso ogni spazio aperto. L’andamento delle chiome degli alberi e i colori saranno vari a seconda di dove ci si trova sia dal punto di vista del luogo specifico del parco che della stagione dell’anno.