Sono entrati nella Chiesa del Carmine a Noci, l’hanno vandalizzata e dissacrata. La denuncia è di Gregorio Gabriele priore della Confraternita di Maria Ss. Addolorata, custode e responsabile della chiesa del Carmine.
“Un gruppo di quattro ragazzi (usciti anticipatamente a causa di un’assemblea sindacale) sono penetrati all’interno della Chiesa del Carmine e l’hanno letteralmente DISSACRATA e VANDALIZZATA – scrive il priore – Per una buona mezz’ora i cari “ragazzi” si sono divertiti a divergere le porticine dei tabernacoli, bestemmiare pesantemente, salire e scendere dalla cantoria (mettendo a rischio la loro incolumità), ballare, denudarsi, cospargere il pavimento di gel igienizzante, manomettere l’organo (il più antico di Noci), gettare rifiuti in Chiesa e dar fuoco al lucernario (rischiando una catastrofe a causa della presenza in loco di stoffe infiammabili)”.
“Non voglio puntare il dito verso i genitori probabilmente colpevoli di non averli educati, ma i fatti parlano chiaro. Le videoriprese fatte dal sistema di videosorveglianza (in parte danneggiato dagli stessi) non lasciano dubbi – continua il priore – Ciò che mi rattrista è vedere un luogo amato dai nocesi, ricco di storia e di arte trattato in maniera irrispettosa e incivile. Questa Chiesa ospita l’effigie della Madonna Addolorata antica patrona della città e le immagini dei Santi Antonio e Gerardo tanto care ai devoti nocesi”.
“Davanti a queste sacre immagini i nostri nonni hanno pregato, pianto e gioito….NON MERITAVANO questo trattamento riprovevole! Indipendentemente dall’essere credenti o atei ogni luogo, soprattutto se antico o sacro, è degno di rispetto! Oggi stesso mi recherò presso la Scuola media (i ragazzi indossavano la divisa ufficiale dell’Istituto) per parlare con la Preside e per incontrarli. Voglio capire cosa li ha spinti ad assumere questo comportamento discutibile e spericolato”, aggiunge.
“Discuterò inoltre, se necessario, con le autorità ai quali mostrerò tutti i filmati, perché – è inutile nasconderlo – ci sono stati dei danni ingenti che dovranno con molta probabilità essere risarciti da qualcuno”, conclude.
A distanza di qualche ora un nuovo avviso della Chiesa. “Q seguito di un incontro in cui i ragazzi coinvolti (accompagnati dai loro genitori, che, responsabilmente, hanno voluto subito incontrarci) si sono sinceramente scusati per l’accaduto”. (Foto facebook)