Inasprimento delle pene contro chi aggredisce verbalmente o fisicamente un insegnante che nella scuola svolge ruolo di pubblico ufficiale. Approda in Aula alla Camera la proposta di legge contro le violenze ai docenti, un’iniziativa che ha come primo firmatario il parlamentare della Lega, Rossano Sasso. Lo ha ricordato proprio Sasso oggi presente all’istituto Romanazzi, dove nei giorni scorsi uno studente ha colpito il suo professore con una pistola finta, per la presentazione di un progetto sull’educazione alimentare presentato dalla Fondazione Veronesi. “Sono sempre più frequenti le oscene aggressioni ai danni del personale docente – ha evidenziato il parlamentare leghista. Domani verrà approvata la proposta di legge che istituisce un osservatorio nazionale e inasprisce pene nei casi di violenza e oltraggio al pubblico ufficiale. Aumentiamo, nei fatti, fino alla metà della pena già prevista per chiunque aggredisca verbalmente e fisicamente i lavoratori nelle scuole. Per noi chi tocca un docente tocca lo Stato”. “
“Lo Stato c’è – ha aggiunto Filippo Melchiorre, parlamentare meloniano. Noi attraverso la nostra presenza a Bari, vogliamo far comprendere che la scuola e il rispetto delle regole sono una priorità. Dobbiamo investire sui nostri giovani. Noi lavoriamo per le prossime generazioni”.
La proposta di legge – Nel testo si prevede l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico presso il Ministero dell’istruzione. Un organo che si occuperebbe di monitorare il fenomeno della violenza, relazionarne al Parlamento e indicare al ministero le iniziative da prendere per migliorare i rapporti tra studenti, professori e genitori, come i corsi di formazione per gli insegnanti e i progetti di prevenzione del disagio giovanile. Il provvedimento prevede anche l’introduzione della ‘Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico’, che si dovrebbe celebrare ogni 15 dicembre. La proposta di legge punta, infine, a modificare alcune norme del codice penale introducendo un’aggravante. Si tratta degli articoli 336 e 341-bis che puniscono chi esercita violenza, offende o minaccia pubblici ufficiali, di cui fanno parte docenti, dirigenti e incaricati di pubblico servizio, come, tra gli altri, gli operatori scolastici. Nello specifico, si tratta di un inasprimento della pena fino a un terzo in più per chi esercita violenza, minaccia o offende l’intero personale della scuola. Se a commettere il reato, poi, è un genitore, la pena può invece aumentare fino alla metà. Il progetto di legge, di cui è cominciata la discussione generale, dovrebbe essere votato in settimana.