“Quando si parla delle periferie e soprattutto del quartiere Japigia, il sindaco dei sindaci Antonio Decaro ci parla di Costasud, del ‘collo d’oca’ ferroviario, con i video delle chiavi consegnate agli assegnatari ex IACP e a Pane e Pomodoro (mi raccomando, non il giorno che la fogna scarica a mare…). Questi ‘spettacoli’ in via Archimede, l’Amiu Puglia, li lascia in bella vista per giorni e nessuno sembra accorgersene, neppure quelli del Patrimonio che ancora lavorano all’ex Circoscrizione”. Così, in un duro messaggio affidato ai social, un cittadino ha voluto denunciare le condizioni in cui verte il quartiere Japigia.
Si tratta di una situazione comune a diverse altre zone della città in cui, a fare da contraltare alle strade, ai cantieri e agli scorci che pian piano prendono forma, ci sono montagne di rifiuti spesso accatastate per giorni. Da San Pio a Japigia, passando anche per il Libertà, la situazione è analoga. Proprio pochi giorni fa, una cittadina ormai emigrata al Nord aveva evidenziato la situazione, denuncia alla quale avevano fatto eco tante altre, molte dei residenti. Dai rifiuti indifferenziati, agli arredamenti, ma non solo: “la città è una discarica a cielo aperto”, questo è il leit motiv che porta molti residenti ad arrabbiarsi costantemente puntando il dito non solo contro gli incivili, ma anche contro l’amministrazione che spesso, sottolineano alcuni “si dimentica di alcune zone, dove i rifiuti restano anche per giorni”. “Quando si parla di esclusione sociale – ha commentato il criminologo Domenico Mortellaro, intervenendo in risposta al post del cittadino – anche di questo si ragiona. Perché, duole dirlo, ma proprio in queste maglie del sistema la Malapianta mette le radici migliori” – conclude.
Foto Facebook