Al via da oggi la tassa di soggiorno a Bari. Le tariffe sono quelle stabilite dalla giunta: per le strutture alberghiere si parte da un euro e 50 per gli alberghi ad 1 e 2 stelle e per le residenze turistiche alberghiere sempre a due stelle, 2 euro per i tre stelle, 3 euro per i 4 stelle e 4 euro per i cinque stelle e i 5 stelle lusso. Per l’extralberghiero il Comune ha accolto la richiesta di Confindustria di equiparare tutte le strutture a 2 euro. Quindi per gli affittacamere, gli alloggi agrituristici, i bed and breakfast, le locazioni brevi, le case vacanza, i campeggi a 3 stelle, gli ostelli, i villaggi turistici a 3 stelle si pagherà 2 euro. Si pagherà un euro e 50 per i campeggi a una e due stelle, 3 euro per i 4 stelle. Stessa divisione per i villaggi turistici, sempre in base alle stelle. Si pagherà fino a 4 pernottamenti consecutivi nell’anno solare.
Sono previste delle esenzioni: non pagheranno la tassa di soggiorno ovviamente i residenti del Comune di Bari, i minori di 14 anni, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici (ogni 20 partecipanti); i malati e coloro che li assistono anche in regime di day hospital, (qui l’esenzione è subordinata alla presentazione di apposita certificazione); gli universitari fuori sede iscritti a qualunque università avente sede nel Comune di Bari e coloro che frequentano master o scuole di specializzazione; i disabili; gli appartenenti alle forze di polizia statale, provinciale e locale, nonché ai Vigili del Fuoco che pernottano per esigenze di servizio; i soggetti che alloggiano in strutture ricettive a seguito di provvedimenti adottati da autorità pubbliche, per fronteggiare situazioni di carattere sociale nonché di emergenza conseguenti a eventi calamitosi o di natura straordinaria o per finalità di soccorso umanitario; i volontari che prestano servizio in occasione di calamità; il personale dipendente della gestione della struttura ricettiva ove svolge l’attività lavorativa. L’esenzione non si applica all’eventuale nucleo familiare. Ed infine i visitatori in viaggio per motivi concorsuali. Previste anche riduzioni del 50 per cento ad esempio in caso di gruppi scolastici o degli sportivi.
La tassa di soggiorno dovrebbe fare entrare nelle casse del Comune 2 milioni di euro l’anno, soldi che saranno riutilizzati per finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali.