E’ pari a oltre 700 mila euro il prelievo unico erariale evaso da un’associazione culturale tarantina in relazione all’illecito utilizzo di “slot machine” in grado di corrispondere ai giocatori vincite in denaro. Questo è il bilancio di un piano di controlli disposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto e finalizzato al contrasto del gioco illegale e irregolare.
I controlli in argomento rappresentano lo sviluppo, sul piano fiscale, di alcune operazioni di servizio condotte dai Reparti operativi che hanno portato all’individuazione e al sequestro di 3 slot machine non collegate alla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tre i responsabili, tra i quali il rappresentante legale dell’associazione ispezionata, sono stati segnalati alla competente Autorità.
I Finanzieri ionici hanno selezionato i soggetti interessati dagli accertamenti, titolari di circoli privati, sale scommesse e associazioni culturali del capoluogo, incrociando le informazioni presenti nelle diverse banche dati disponibili con quelle acquisite nel corso di servizi di controllo economico del territorio o attraverso specifiche analisi di rischio nel settore.
Ricostruito il volume complessivo delle giocate e quantificata in oltre 3,2 milioni di euro la base imponibile sottratta a tassazione, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Taranto hanno constatato l’evasione del prelievo unico erariale per un importo di oltre 700 mila euro.