Slitta di una settimana l’avvio del servizio di refezione scolastica a Bari. A seguito del ricorso al Tar, la cui decisione è attesa nelle prossime ore, si sono rallentate le procedure per l’avvio del servizio. La Ladisa, la ditta che ha vinto l’appalto, ha comunicato di aver bisogno di tempi tecnici per procedere anche con l’attivazione della clausola sociale, come era previsto nel bando di gara. Da qui la decisione del Comune di fare slittare di una settimana, quindi al 9 ottobre, l’avvio del servizio. Anche le scuole, in queste ore, si stanno adeguando alle nuove disposizioni.
Intanto scoppia la polemica politica. “Siamo alle solite. Genitori lasciati allo sbando dall’amministrazione Decaro che cerca di nascondere la disorganizzazione e l’incapacità di far partire il servizio mense scolastiche, a dispetto di quanto preannunciato dall’assessore Romano, nascondendosi dietro al paravento di un ricorso al Tar presentato da una ditta che è risultata non aggiudicataria dell’appalto”. Lo afferma il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro, che prosegue: “Come sovente accade, tuttavia, sussistendo un interesse pubblico da tutelare, difficilmente viene concessa una sospensiva. Che tradotto significa che l’erogazione del servizio, specie di uno delicato come quello delle mense scolastiche, deve essere garantita a prescindere. E anche ammesso che il motivo ostativo fosse il ricorso al Tar in essere, il cui parere è atteso peraltro in giornata, c’era tutto il tempo per organizzarsi e garantire l’avvio del servizio mense scolastiche da lunedì”.
“Così non sarà. Una soluzione rabberciata che arriva dopo l’ennesimo grido di allarme dei genitori. Con la speranza che si arrivi a una soluzione definitiva e calendarizzata rapidamente e con esattezza. Nel frattempo, purtroppo, non si può che prendere atto dell’ennesimo esempio di sciatteria amministrativa e incapacità organizzativa dell’amministrazione Decaro”, conclude Picaro.