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Bari, preoccupa il futuro del Libertà: “Sarà periferia dormitorio”

La denuncia di Sabino De Razza, segretario regionale di Rifondazione Comunista, in vista della realizzazione del Parco della Giustizia nel quartiere Carrassi

Pubblicato da: Francesca Emilio | Mar, 26 Settembre 2023 - 16:27

“Il quartiere Libertà, con il progetto del Parco della Giustizia, rischia di diventare una periferia dormitorio”. E’ il grido d’allarme di Sabino De Razza, segretario regionale di Rifondazione Comunista fortemente preoccupato per il futuro del quartiere in vista dello spostamento degli uffici giudiziari e, più nello specifico, per la realizzazione della “Cittadella della Giustizia” alle Caseremette Capozzi e Milano, nel quartiere Carrassi. Dallo svuotamento di una zona della città, per anni popolata dalle attività giudiziarie, alla ”mancata opportunità” di salvare molti alberi “per fare ancora spazio al cemento”. Sono solo alcune delle questioni portate avanti dal De Razza, al fianco degli altri esponenti del partito, che in occasione della presentazione del progetto, prevista per il prossimo 2 ottobre, hanno organizzato un presidio, che si terrà di fronte alla facoltà di Giurisprudenza, per gridare il proprio no ad un progetto, evidenziano “scellerato”.

“Ci battiamo da sempre affinché il polo della giustizia resti al quartiere Libertà – ha spiegato De Razza – siamo rimasti fermi a quella posizione contrastando l’idea dello spostamento della Cittadella della Giustizia. Alcune giunte fa eravamo riusciti a bloccare i processi di spostamento dal quartiere Libertà. Il rischio è che questa zona, svuotata da questi uffici, diventi un quartiere dormitorio dove, già osservando quanto accade attualmente, si prospetta sarà oggetto di speculazione edilizia” – ha evidenziato. Sulla zona dove sorgeranno i nuovi uffici invece le aspettative erano del tutto diverse. Se da una parte il rischio è quello di “svuotare” un quartiere privandolo di un polo importante, dall’altra, la realizzazione del Parco della Giustizia a Carrassi prevede l’abbattimento di moltissimi alberi.

“Quegli spazi potevano essere utilizzati diversamente, pensavamo a un parco attrezzato con servizi come sale per dibattiti e molto altro – prosegue De Razza – ancora una volta però nuove colate di cemento toglieranno spazio agli alberi, molti secolari. Fa specie pensare che per la prima volta, seppur in forma istituzionale, due partiti distanti tra loro, siederanno assieme per presentare questo progetto per il quale sono previsti tempi lunghi di progettazione, con costi anche più alti di quelli programmati. Sorgono molti dubbi in merito, anche sulle lottizzazioni che si stanno facendo in virtù di un piano di 40 anni fa che prevedeva un altro progetto della città. Serve invece un nuovo piano regolatore, dimensionato all’attualità” – conclude. Quello del 2 ottobre, in particolare, sarà un flash mob che si terrà in contemporanea all’evento di presentazione al quale prenderanno parte sia il sindaco Antonio Decaro, sia il ministro Francesco Paolo Sisto.

“Dopo anni di lotte per far restare nel quartiere Libertà il Polo della Giustizia – sottolinea in una nota il partito Rifondazione Comunista – la Giunta Comunale, espressione del centrosinistra che governa la Città da ormai vent’anni, con la complicità del centrodestra sceglie la soluzione più dannosa e più costosa per la Città, provocando l’abbattimento di molti alberi secolari per fare posto al cemento. Un costo che si è già ulteriormente elevato, a causa dei cosiddetti adeguamenti. Al contrario, al quartiere Libertà viene riservata un’enorme speculazione edilizia, come quella dell’area di via Brigata Regina e via Napoli (Lungomare) e la colmata di Marisabella, a cui si aggiungono le ventilate proposte di abbattimento dei padiglioni della Fiera del Levante per fare posto ad un’ulteriore colmata di cemento. Queste sono le scelte dell’attuale amministrazione comunale di centrosinistra, con l’avvallo del centrodestra. Invitiamo tutti e tutte ad un presidio unitario contro questo scellerato progetto di fronte alla facoltà di Giurisprudenza, in concomitanza con la presentazione del progetto” – concludono.

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