Continuiamo a leggere dichiarazioni dei rappresentanti delle forze politiche che lo scorso 7 settembre erano sedute al tavolo per le prossime amministrative a Bari, che di fatto divergono rispetto agli auspici che il tavolo si era prefigurato. L’impressione è che – il programma che tutti quel giorno abbiamo ritenuto centrale per arrivare ad una visione di città condivisa – al momento sia passato in secondo piano, mentre per alcuni sembra essere diventato più importante mostrare i muscoli. Ogni giorno sui giornali c’è una specie di tavolo parallelo in cui si fanno salti in avanti e si danno per assodati aspetti che invece si era concordato di definire insieme al prossimo incontro. A questo punto il Movimento Cinque Stelle della provincia di Bari sente di dover ribadire ancora una volta il no secco alle primarie, un no detto ancora prima di sederci al tavolo.
Tavolo a cui abbiamo partecipato perché pensavamo di poterci confrontare per scrivere il programma, per poi riuscire a trovare la figura che meglio rispecchiasse quel programma. Ora invece apprendiamo dalla stampa che il Partito Democratico ci tiene a chiarire di voler individuare la figura del candidato sindaco tramite le primarie; qualcun altro si autoproclama candidato sindaco, qualcun altro ancora fa un passo in avanti rispetto ad un altro tema. Questo è molto diverso dal metodo che assieme avevamo individuato e pertanto chiediamo che si faccia chiarezza e si definisca una volta per tutte il metodo di lavoro, perché se la maggior parte delle forze politiche presenti al tavolo vuole pensare oggi al nome del candidato sindaco e soprattutto vuole le primarie, il Movimento Cinque Stelle si sfila e inizia a fare un percorso diverso. Riteniamo di essere l’unica forza politica al momento concentrata sugli argomenti e sulle problematiche che stanno a cuore ai baresi. Stiamo convocando un’assemblea cittadina per confrontarci sulle proposte per la città. Per noi i temi vengono prima dei nomi.