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Dal vaping residui tossici: “Può causare malattie polmonari”

A rischio soprattutto i bambini

Pubblicato da: redazione | Gio, 14 Settembre 2023 - 12:51

Il fumo ‘di terza mano’ del vaping, cioè il residuo lasciato sugli abiti e sulle superfici, può causare gravi malattie polmonari secondo un nuovo studio australiano, che indica nei bambini la maggiore probabilità di essere colpiti. I residui, identificati dal Woolcock Institute of Medical Research di Sydney, aderiscono alle superfici dopo che la persona ha fumato e vengono assorbiti attraverso il tatto. Sono quindi assorbiti attraverso il flusso sanguigno ed entrano nell’organismo, raggiugendo i polmoni. I bambini sono particolarmente vulnerabili perché hanno più probabilità di portare le mani alla bocca, permettendo agli oli di essere interamente ingeriti attraverso i polmoni ed entrare nel più ampio metabolismo – scrive sul sito dell’Istituto il responsabile della ricerca Brian Oliver, specialista di malattie respiratorie, che ha condotto lo studio con la collaborazione di ricercatori dell’Università di Tecnologia di Sydney.

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“Quando le persone svapano, i fumi che vengono emessi sono molto aderenti e coprono molto efficacemente le superfici”, scrive lo studioso. “Credo che le persone non pensano a quanto ciò che fanno ha effetto sugli altri. Se non vi è abbastanza conoscenza e pubblicità sull’effetto potenziale sugli altri, gli effetti sono deleteri”, aggiunge. Il fumo di terza mano rimane tossico in media per un mese, quindi può aderire a lungo sulla mobilia e nell’interno delle auto, ed è facile da ignorare data la mancanza di un odore ovvio. Tali residui sono così problematici che alcune compagnie di autonoleggio hanno proibito il vaping nelle loro auto perché i depositi annebbiavano il parabrezza. “Il nostro modello di esposizione di terza mano indica che gli effetti sono profondi; i polmoni hanno evidenze di fibrosi tipicamente presenti in persone che soffrono di malattie polmonari croniche, come asma ed enfisema. I polmoni mostravano evidenze di un danno che probabilmente dura una vita”, aggiunge lo studioso. “Il fumo dei vape inoltre può essere particolarmente difficile da evitare, a causa delle fragranze con cui sono solitamente confezionati”. L’odore e l’aroma nascondono la potenziale tossicità, ed è questo uno degli aspetti sensoriali che rendono il vaping così difficile da smettere, e quindi una maniera inefficace di rinunciare al fumo di tabacco. Inoltre il vaping è accompagnato dagli stessi rituali delle sigarette, diversamente da altri sostituti della nicotina che invece impediscono alla persona dal riprodurre i percorsi associativi nel cervello che portano al desiderio di fumare. Il vaping replica le sensazioni che si avrebbero si fuma una sigaretta, e questo non aiuta a smettere”.

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