Un giovane grande squalo bianco è stato recentemente catturato dai pescatori vicino a Rogoznica, un comune costiero dalmata della regione di Sebenico e Tenin in Croazia e venduto per pochi soldi. Questo caso ha attirato l’attenzione di Petar Kruzic, un noto biologo marino croato. Kruzic ha invitato tutti i pescatori presenti sul gruppo Facebook “Il mondo vivente dell’Adriatico” a non vendere gli squali catturati, ma a trasmetterli all’Istituto di oceanografia e pesca.
“L’ultimo attacco del grande squalo bianco contro un essere umano è avvenuto nel 2008 vicino a Vis, in Croazia, al largo delle coste delle isole di Hvar e di Korcula, e a pochi chilometri degli isolotti quasi totalmente disabitati di Biševo e Sveti Andrija e non è stato fatale”, ha detto Kruzic, aggiungendo che nell’Adriatico vivono 33 specie di squali, tre delle quali sono potenzialmente pericolose: lo squalo dal naso lungo, lo squalo dell’Atlantico squalo e il grande squalo bianco. Alen Soldo, professore ordinario presso il Dipartimento di studi marini dell’Università di Spalato, ha detto al canale di notizie croato N1 che il grande squalo bianco non vive permanentemente nell’Adriatico, ma occasionalmente si allontana qui per procurarsi il cibo, principalmente il tonno.
Frane Madiraca, dottorando presso l’Università di Amburgo, ha descritto la pesca dei pescatori vicino a Rogoznica come “una scoperta molto grande”. Ha anche dato indicazioni su come comportarsi in caso di incontro con uno squalo: “Bisogna mantenere le distanze e mostrare rispetto. Dovresti mantenere la calma, stare al sicuro e non fare rumore in mare. Dovresti anche stare in verticale nel mare, perché in orizzontale suggerisce che siamo vulnerabili”. Resta aperta la questione del perché i pescatori, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non abbiano denunciato la cattura alle autorità competenti, ma l’abbiano venduta a un ristorante e abbiano prima scattato una foto con lo squalo.