Trentatré spettacoli con protagonisti tra i più straordinari artisti del panorama nazionale, per raccontare il nostro tempo. Tracce epifaniche che si mostrano come Bagliori, tema della Stagione 2023.24 del Teatro Kismet di Bari, con la direzione artistica di Teresa Ludovico: da ottobre a maggio il palcoscenico dell’Opificio delle Arti accoglie eccellenze della scena contemporanea, compagnie storiche, interpreti apprezzati anche sul grande schermo e produzioni Teatri di Bari, tra grandi successi e debutti attesi.
Una stagione che segna il ritorno di compagnie e artisti che negli anni hanno raccolto grande consenso tra il pubblico dell’Opificio per le Arti baresi. Come Ermanna Montanari e Marco Martinelli, del Teatro delle Albe, che in Madre uniscono linguaggi diversi, vocale, musicale e artistico in una performance che nasce sul momento, di fronte agli spettatori. Dopo il grande successo di pubblico di Miracoli Metropolitani, torna a Bari Carrozzeria Orfeo con il loro nuovo spettacolo, Salveremo il mondo prima dell’alba, dove regista Gabriele Di Luca indaga il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei primi, dei vittoriosi, paradossalmente, però, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti. Una performance d’eccezione è poi quella di Roberto Zappalà in Kristo. Quadri di dubbia saggezza: sul palcoscenico interpreta un uomo che si crede Cristo, in un dialogo continuo tra corpo, spazio circostante e oggetti di scena, che sposta e distrugge a suo piacimento. Una programmazione che sviluppa anche un dialogo generazionale con Edipo. Una fiaba di magia, della storica Societas Raffaello Sanzio (oggi chiamata Societas). Il mito greco rinasce nel testo di Chiara Guidi e Vito Matera, ricollegandosi ai culti di fertilità delle antiche civiltà dei fiumi. Spettacolo che verrà proposto sia in pomeridiana che in serale allo stesso prezzo.
Per la prima volta al Kismet, in un teatro che è continua sperimentazione, che fa luce sugli angoli più bui, sulle diversità: Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi, volti noti della televisione e del cinema, nel gioco metateatrale de Le verdi colline dell’Africa; la poetica narrazione sulla fragilità umana de La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, con la regia di Alberto Fumagalli e Ludovica D’Auria; e l’adattamento teatrale di Fine pena ora, successo letterario di Elvio Fassone, ricordo della corrispondenza letteraria, durata da 34 anni, tra un esponente della criminalità organizzata e il giudice che l’ha condannato. Anche quest’anno è prevista una stagione dedicata alle famiglie: dieci spettacoli per tutte le età che passano dalle storiche produzioni Teatri di Bari, come Il gatto e gli stivali e Ahia!, a nuove proposte ispirate da fiabe immortali, come Caro Lupo, o dai romanzi per l’infanzia, come Streghe. Per il pubblico saranno previsti, oltre agli abbonamenti di Stagione, anche speciali promozioni legate a gruppi di spettacoli per specifiche tematiche. La Stagione 2023.24 del Teatro Kismet di Bari è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari.