L’Arera ha rilevato un incremento del prezzo del gas per i clienti del servizio di maggiore tutela del 2,3% ad agosto. Tale aumento, spiega Federconsumatori, rappresenta un campanello di allarme per la prossima stagione invernale: ad agosto, infatti, con una contrazione della domanda, era legittimo aspettarsi un conseguente adeguamento dei prezzi. “Ci ritroviamo – spiega l’associazione – invece, di fronte a una grave instabilità nell’andamento di questi ultimi, in un mercato ancora poco trasparente, che non è stato ripulito da storture e opacità. Per di più, in autunno, più voci paventano una nuova corsa al rialzo dei prezzi”.
Federconsumatori, da mesi, ha espresso forti critiche al Governo in relazione al grave e prematuro disimpegno sul fronte energia. A causa di tale sottovalutazione sono stati reintrodotti gli oneri di sistema sull’energia elettrica e le accise sui carburanti. Temi su cui ora sarebbe necessario e doveroso fare un passo indietro.
“Un’esigenza quanto mai imminente – precisa ancora l’associazione – visto che proprio in queste ore il Governo è chiamato ad assumere decisioni sugli aiuti alle famiglie per sostenere i costi dell’energia. In tal senso è indispensabile confermare l’IVA ridotta su gas ed energia elettrica, i bonus energia rafforzati per gli utenti a basso reddito, la riduzione degli oneri di sistema sul gas. Un pacchetto di misure che vale, per il prossimo trimestre, circa 5 miliardi di euro. Ma ancora non sono sufficienti, è necessario uno sforzo maggiore che preveda: la reintroduzione della sterilizzazione degli oneri di sistema sull’energia elettrica (in attesa di una complessiva e radicale riforma); il contenimento delle accise sui carburanti, tornati a superare quota 1,96 al litro per la benzina; il rafforzamento dei bonus (energia, gas e idrico) sia per gli utenti fragili che a basso reddito, allargandone la platea e rendendo più significativo il sostegno.
Al contrario – continua Federconsumatori – allentare ulteriormente le misure di sostegno sul fronte dell’energia sarebbe un grave errore e renderebbe ancor più precaria e insostenibile la fragilissima situazione socio-economica di milioni di famiglie, con un impatto negativo sull’intero sistema economico”.