Aumentare i buoni per i libri scolastici, è quanto richiedono i presidi in vista dell’incremento dei prezzi che sta riguardando i testi che, attualmente, si attesta al +15% rispetto all’anno precedente. “Le scuole rivedano al rialzo i tetti di spesa per i libri ma le Regioni aumentino i buoni per le famiglie meno abbienti e innalzino l’Isee minimo” – ha dichiarato all’Ansa Mario Rusconi membro del Consiglio nazionale dell’associazione Presidi lanciando l’allarme del rincaro dei prezzi per via degli aumenti delle materie prime, come la carta.
“Noi presidi – spiega Rusconi – da una parte abbiamo chiesto che venga rivisto il limite che la scuola non deve superare: se alziamo il limite naturalmente sale la spesa per i genitori, ma le Regioni a loro volta devono aumentare i buoni libro per le famiglie meno abbienti, alzando l’Isee. La Lombardia per esempio distribuisce molti buoni libro, mentre ci sono regioni del Sud dove questo numero è molto basso. Le competenze sono regionali e bisogna adeguarle”. Ma non solo, secondo i presidi le Regioni dovrebbero partecipare attivamente mandando fondi ai Comuni che poi si occupano di distribuire i buoni libro.
“I libri di testo – prosegue infine – siano un po’ più spartani. Servirebbe da parte loro una maggiore parsimonia per renderli meno costosi: ho visto libri in Giappone, molto spartani, su carta riciclata. Tutte le scuole poi hanno ormai le lavagne interattive multimediali, e gli insegnanti riescono a prendere molti materiali da internet. Per cui incrementiamo le biblioteche di classe e quelle digitali. Il libro di testo costa caro ma il corredo scolastico è molto più caro. I genitori devono riequilibrare le manie consumistiche dei ragazzi. Allora se si deve fare qualche sforzo, lo si può fare nei riguardi della formazione culturale e non tanto delle smanie consumistiche” – conclude.
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