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Bari, trasporto scolastico disabili ridotto: “Mio figlio a terra”

La denuncia del papà : "Ho ricevuto una comunicazione dal Comune a meno di una settimana dall'inizio dell'anno scolastico"

Pubblicato da: Francesca Emilio | Gio, 7 Settembre 2023 - 17:02

“A meno di una settimana dall’inizio dell’anno scolastico, mi telefonano dalla scuola di Samuele per dirmi che quest’anno sono cambiate le disposizioni da parte del Comune: il servizio di trasporto per disabili effettuerà una sola presa e siccome la maggior parte degli studenti disabili esce alle 14, per Samuele che esce alle 13 ci dovremo organizzare in famiglia o dobbiamo affacciarci in Comune”. Inizia così la lettera pubblicata sui social da un papà barese (diventata subito virale) che, negli scorsi giorni, ormai a ridosso dell’avvio delle attività scolastiche, ha ricevuto una comunicazione che lo ha lasciato non privo di rabbia.

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“Ricapitolando – prosegue il papà – il Comune di Bari espleta una gara per il servizio di trasporto disabili e per motivi, presumo economici, decide che un operatore potrà recarsi presso un istituto una sola volta. Ci sono alunni con disabilità diverse che escono chi alle 13 ed chi alle 14. Siccome la maggioranza ha disabilità più “leggere” e possono uscire alle 14 allora la scuola decide che alle 14 si potrà usufruire del servizio, per gli altri “provvederanno le famiglie”. È una guerra fra poveri” – sottolinea. Così il papà, messo alle strette e per via di impegni lavorativi, pensa di trattenere il piccolo fino alle 14, così da permettergli di utilizzare il servizio previsto, ma in quel lasso di tempo non è previsto sostegno e Samuele, in classe senza un docente, non può restare.

“Samuele ha entrambi i genitori che lavorano e non possono ogni giorno prendere un permesso per andare a prenderlo alle 13 portarlo a casa e poi tornare a lavorare – evidenzia ancora – non ha nonni, zii, fratelli o sorelle che possono sostituire le istituzioni e andarlo e prendere e portarlo a casa dove lo aspetta un assistente che starà con lui fino al ritorno dei genitori. Samuele da solo respira e sorride, per tutto il resto ha bisogno sempre che ci sia qualcuno, è un tipo forzatamente socievole a cui piace stare necessariamente in compagnia diciamo Ora, io sto cominciando a perdere la pazienza e sto cominciando a pensare che non morirò politicamente corretto. Capisco la burocrazia, capisco i bilanci, mi sforzo sempre di mettermi nei panni di chi ho di fronte prima di parlare, ma ci sono tantissimi Samuele in città di tutte le età ed in tutti i contesti che pagano le tasse e che vorrebbero vivere normalmente senza questa straziante modalità di dover fare pena per fare valere i propri diritti” – ha aggiunto.

Adesso il papà vuole risposte, ma soprattutto vorrebbe ottenere il supporto che, a Samuele e alla famiglia, spetta di diritto. “Ho sentito rimpallarsi responsabilità tra Comune di Bari, Scuola e Ufficio scolastico regionale, ma a non importa di chi è responsabile di questa gestione sciagurata – ha aggiunto infine – a me interessa che le istituzioni minimizzino le diseguaglianze e quindi prima di cambiare la modalità di trasporto disabili cerca di capire come questa tua scelta va ad impattare sulla vita delle persone, altrimenti stai organizzando la raccolta dei rifiuti differenziati. A me interessa che se un ragazzo disabile a scuola ha l’opportunità di crescere e far crescere i compagni di classe, allora la scuola deve garantire per tutto l’orario il percorso di sostegno, ché garantire solo 18 ore significa che non hai in testa di favorire l’integrazione per annullare le diversità ma ti interessa solo fare il minimo sindacale per non cadere in torto, come le percentuali della raccolta differenziata. Capita che le istituzioni stesse a volte ti facciano pesare la disabilità al punto tale che ti viene da pensare che non serve a nulla sbatterti e pensare sempre a trovare situazione migliorative perché è una battaglia persa. Dovrebbero aprire forse i manicomi e chiudere tutti lì dentro, così minimizzeremmo i costi e potremmo farci dei selfie bellissimi. E questa è la nostra settimana di ferie, mia con Samu” – ha concluso.

Foto repertorio

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