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Taranto, nove cinghiali investiti da auto: “Poteva finire in tragedia”

E' accaduto nell'arco di poche ore. Secondo Cia Agricoltori Italiani di Puglia si tratta di una vera e propria emergenza

Pubblicato da: redazione | Sab, 2 Settembre 2023 - 17:56

Emergenza cinghiali a Taranto, in particolare in località San Basilio, nei pressi del casello autostradale “Mottola-Castellaneta”, in un tratto di strada a scorrimento veloce, dove un gruppo di cinghiali adulti con cuccioli sono stati travolti dalle auto in transito nel corso di un attraversamento notturno.  È accaduto intorno alle 23 di venerdì 1 settembre. Il gruppo di cinghiali è stato abbattuto dai veicoli in transito. Non si sono registrati feriti, ma c’è stato tanto spavento da parte di autisti e passeggeri per via degli impatti violenti che hanno provocato anche gravi danni alle auto. Sul posto è stato necessario l’intervento dei carabinieri e dei veterinari della Asl che hanno dovuto anche espletare tutte le procedure del caso per rimuovere le numerose carcasse dall’asfalto. Si tratta di una problematica che riguarda tutta la regione, compreso il capoluogo pugliese, dove, in particolare nel quartiere San Paolo, sono moltissime le segnalazioni da parte dei residenti.

“La situazione è sotto gli occhi di tutti e ciò che è accaduto poteva davvero trasformarsi in tragedia – ha dichiarato il presidente di Cia Agricoltori Italiani di Puglia delle provincie di Taranto e Brindisi Pietro De Padova – i cinghiali hanno invaso i centri abitati, le strade e anche le spiagge. I danni all’agricoltura sono ormai incalcolabili e abbracciano ogni periodo dell’anno: danni alle colture, alle aziende del primo settore, passando per la distruzione delle recinzioni dei terreni agricoli di proprietà dei privati. Ormai questa è una situazione straordinaria che non può essere gestita con mezzi ordinari”.

“Un’emergenza che andrebbe gestita come emergenza, al pari di una pandemia” – ha detto invece Vito Rubino, il direttore dell’area Due Mari della Cia – “In Italia, purtroppo, siamo abituati ad intervenire solo quando ci scappa il morto. La questione, già difficilmente gestibile, si complica per via dell’atteggiamento insensato di alcune associazioni animaliste. Dispiace dirlo, ma è gente che parla per partito preso e che sicuramente cambierebbe opinione se malauguratamente fosse coinvolta in prima persona in incidenti di questo tipo. Grazie anche alle tante sollecitazioni di Cia Agricoltori Italiani, sia a livello regionale che a livello governativo sono state avviate le procedure per il piano di monitoraggio e contenimento del cinghiale ma il lungo iter segue i tempi della burocrazia italiana. Noi, invece, riteniamo non ci sia più altro tempo da perdere: bisogna spingere sull’acceleratore e trasformare immediatamente le parole in fatti. Non dimentichiamoci che, solo pochi giorni fa, a Marina di Ginosa un ragazzo ha accidentalmente investito un cinghiale con il suo motorino ed ora, in un letto di ospedale, lotta tra la vita e la morte. Siamo stanchi di attendere e di ascoltare i punti di vista surreali di chi ha la “coscienza animalara e sminuisce pericoli e conseguenze. Adesso basta si metta fine subito a questa folle emergenza” – ha concluso.

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