Una chat, un gruppo di amici e un appuntamento. Non hanno più di 13 anni e la strada per l’illegalità è già tracciata. C’è anche chi raccoglie le quote per tutti e si impegna a prendere a carico l’organizzazione di tutti. Obiettivo? Acquistare a prezzo contenuto e senza la richiesta di una carta di identità (ammesso che qualcuno la chieda), sigarette elettroniche usa e getta. Si tratta di sigarette a basso contenuto di nicotina spesso al sapore di frutta e che girano tra gli adolescenti che oggi le preferiscono alle sigarette tradizionali.
E naturalmente alla domanda segue l’offerta non sempre legale. Un mercato parallelo quindi nato per le strade della città vecchia (e non solo) e che fa tornare indietro di decenni quando le “bionde” di contrabbando passavano da una mano all’altra agli angoli delle strade. Oggi l’organizzazione è 2.0 e coinvolge gruppi di ultraminorenni. La notizia gira con preoccupazione tra le mamme e a giusta ragione. Mentre il mercato parallelo cresce velocemente e fuori controllo.
“La Commissione europea su ambiente, salute, rischi ambientali ed emergenti si è espressa sui rischi sulla salute associati all’uso degli ENDS, quali effetto di tipo irritativo a carico del tratto respiratorio a causa dell’esposizione a polioli, aldeidi e nicotina (evidenza moderata); effetti sistemici a lungo termine sul sistema cardiovascolare (evidenza moderata); neoplasie a carico del tratto respiratorio per l’esposizione a nitrosamine, acetaldeide e formaldeide (evidenza debole/moderata)”. Lo si legge in un rapporto della Commissione Ambiente e Salute della Società Italiana di Pediatria.
“È importante anche segnalare gli effetti acuti da intossicazione per l’ingestione accidentale dei liquidi contenuti nei dispositivi da parte dei bambini, a causa di un packaging spesso accattivante e colorato, nonché i danni da ustioni per esplosioni accidentali, documentate con migliaia di eventi negli Stati Uniti – continua – Gli effetti diretti sulla salute respiratoria sono rappresentati soprattutto dall’aumento di sintomi asmatici, con mggior probabilità di riacutizzazioni negli adolescenti consumatori, così come non è possibile escludere una possibile futura riduzione della funzionalità respiratoria. Inoltre, negli adulti e adolescenti sono stati registrati anche casi poi definiti come “EVALI”, ovvero “E-cigarette, or Vaping, use Associated Lung Injury”, i quali si manifestano con sintomi respiratori fino al distress respiratorio acuto ed un caratteristico quadro radiologico, legati principalmente a dispositivi contenenti tetraidrocannabinolo (THC) e vitamina E. Da non sottovalutare anche l’esposizione al vaping di seconda mano, che causa un danno irritativo delle vie respiratorie principalmente legato ai glicoli, con possibili tosse e dispnea. La dipendenza da nicotina rappresenta uno dei rischi maggiormente connessi all’uso degli ENDS. È stato documentato come più una persona sia giovane quando inizia a farne uso, più è probabile che ne diventi dipendente”. (foto repertorio)