“Ci hanno intimato di spegnere la musica quindici minuti dopo mezzanotte quando a Torre Quetta ci sono party fino alle 3 del mattino e sul lungomare ci sono fuochi d’artificio ogni sera”. La protesta è di Giovanni Moretti, ristoratore del rione Madonnella, proprietario del Fix it in Town che in un lungo post chiama all’appello il sindaco Antonio Decaro, denunciando disparità di trattamento. “Martedì sera 29 Agosto sul lungomare di Bari – racconta – è mezzanotte e ci sono i fuochi d’artificio a cura dei soliti ignoti amici di tutti quelli che vedono e non sanno mai nulla. A mezzanotte e 15 in piazza Diaz nel mio locale non c’era alcun evento, nessun dj set, solita serata estiva triste in un centro triste. C’era musica di sottofondo con pochissima gente a bere rilassata sui tavolini fuori. Ci sono venuti a trovare i cari amici della polizia annonaria e ci hanno detto che dovevamo spegnere la musica perché c’è l’ordinanza”. Ordinanza che prevede appunto lo stop della musica dopo mezzanotte.
“Mentre a Torre Quetta o in altri posti sul lungomare barese ci sono party con musica fino alle 3 del mattino – conclude – Decaro vogliamo capire”. Il gestore del locale già in passato aveva duramente contestato l’ordinanza in vigore a Bari. “Non è un problema di volumi e di inquinamento acustico, non si può avere un sottofondo musicale, quindi questa ordinanza spegne la musica e la vita notturna a mezzanotte – spiega – La musica è arte, la musica è vita e per alcuni la musica è lavoro e passione! Speravamo di valorizzare la nostra città, vogliamo darle un servizio e renderla più turistica, sicura e metropolitana. Se si è deciso di spegnere Bari a mezzanotte, possiamo ben capire, è giusto che i residenti stiano tranquilli e che riposino in santa pace ma mi domando… perché avete permesso l’apertura di attività come la nostra se volevate una Bari silenziosa, morta e tranquilla? In questi giorni ho visto turisti dire ‘’Bella Bari ma a quest’ora che si fa?‘’. (foto repertorio)