“Non siamo mica l’Inps, suo figlio non è un disabile”. Pare che questa sia stata la risposta data dai dipendenti di un parco acquatico a Gallipoli alla madre di un ragazzo cieco di 16 anni per aver richiesto un biglietto con tariffa gratuita. Lo denuncia Chiara Gemma, europarlamentare pugliese di Ecr-Fdi, da sempre in prima linea per i diritti delle persone con disabilità.
“A quanto apprendo il ragazzo non è stato ritenuto una persona disabile, nonostante sia totalmente cieco e prenda un’invalidità di accompagnamento – sottolinea Gemma – quando la madre ha contattato il parco per informazioni su tariffe e costi, si è sentita dire che secondo il regolamento del parco questa possibilità era riservata solo alle persone con disabilità motoria. Fare differenze riguardo le disabilità è intollerabile, oltre che a creare ingiustizie e ineguaglianze. La disabilità ha sempre ed ovunque la stessa importanza e deve avere lo stesso grado di tutela e diritti”.
Questa denuncia arriva a pochi giorni da quella fatta da Anita Pallara, 34enne barese affetta da atrofia muscolare spinale e presidente dell’associazione “Famiglie Sma”, che si è vista negare l’accesso a un’escursione in barca a Santa Maria di Leuca, in Puglia. Il capitano dell’imbarcazione le avrebbe detto: “Noi i disabili li carichiamo, ma non quelli così”, rivolgendosi alla necessità della donna di spostarsi con l’aiuto di una carrozzina elettrica.
“Chi mi conosce e segue la mia attività è consapevole del mio impegno a tutela e difesa della disabilità e le battaglie che porto avanti per l’accessibilità nelle aree turistiche e balneari – conclude l’europarlamentare – questi episodi ci fanno comprendere che il lavoro da fare, culturale e sociale, è ancora lungo e spesso difficile, ma noi continueremo ogni giorno a lavorare per costruire tutto insieme un mondo migliore”. (foto repertorio)