“Vendo bottiglia usata pochissimo (manca solo il liquido all’interno), a soli due euro. Oggetto di gran valore, come dimostra lo scontrino fiscale in dotazione. Astenersi perditempo”. Lo scrive sui social un cittadino pugliese che, lo scorso 28 agosto, ha speso quattro euro per una bottiglia di birra da 33 cl, della Peroni.
Il post ha attirato subito l’attenzione di moltissimi che non hanno esitato a commentare il prezzo, impresso nero su bianco sullo scontrino, scatenandosi in un mix tra rabbia e ironia. “Sono dei ladri”, “Non è possibile”, ma anche “Finalmente qualcuno che riconosce il vero valore della Peroni” oppure “Passa da San Giorgio, te la vendo piena a 1 euro e 50”. Il prezzo della Peroni “piccola” in bottiglia, che a Bari città, spesso e volentieri non supera l’euro e cinquanta, fatta eccezione per alcuni luoghi specifici, in cui arriva anche a due euro, spesso tende a salire in alcune circostanze, come ad esempio pub o quando, in particolare, viene servita “alla spina”. Solitamente, una cassa da 6 bottiglie, può arrivare a costare fino a 5,81 euro, circa 96 centesimi a bottiglia. In alcuni negozi, una cassa da 24 bottiglie, può costare anche 79/80 centesimi, ragion per cui, per alcuni, il prezzo riscontrato è un vero e proprio “furto”.
Foto Facebook Giuseppe Dely De Marzo