Prosegue la raccolta firme online sul sito www.salariominimosubito.it a supporto della proposta di legge per una retribuzione equa e il salario minimo garantito, depositata dal MoVimento 5 Stelle assieme ad altre forze politiche che si oppongono al governo Meloni. L’iniziativa, avviata e fortemente voluta dal presidente Giuseppe Conte, si estende oggi ai territori al fine di informare i cittadini e coinvolgerli in questa ‘battaglia’ di civiltà e dignità, dato che lo sfruttamento selvaggio e indiscriminato dei lavoratori impedisce non solo alle persone di realizzarsi ma all’intera comunità di crescere, mortificando talenti e professionalità.
Nell’area metropolitana di Bari, la campagna di raccolta firme partirà da Noicàttaro per poi diramarsi sui restanti 40 comuni. Mercoledì 23 agosto, dalle ore 19.30 alle ore 22.00 in piazza Rinascimento (via Desimini) sarà allestito un gazebo informativo dove sarà presentata la petizione e saranno raccolte le firme per sostenere la proposta di legge.
“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro – dichiarano il coordinatore regionale del M5S Leonardo Donno e il coordinatore provinciale Raimondo Innamorato – e la nostra Costituzione, all’art. 36, sancisce il diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto, che permetta di assicurare a chiunque un’esistenza decorosa e libera da qualsiasi condizionamento. Per questo, il MoVimento 5 Stelle, sin dalle passate legislature, si è battuto per l’introduzione di un salario minimo orario di 9 euro, esteso anche alle lavoratrici, ai lavoratori subordinati e a buona parte degli autonomi al fine di rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva e contrastare i contratti ‘pirata’, le false imprese, le false cooperative e le esternalizzazioni che, di fatto, vengono utilizzate per sottopagare i lavoratori in difficoltà a causa dell’inflazione e del caro prezzi. Altre forze politiche hanno deciso di convergere sulla nostra proposta e ne siamo lieti. Questo ci consegna una responsabilità ancora maggiore nei confronti della nazione che non possiamo disattendere. La raccolta firme si terrà in tutte le province pugliesi, presto comunicheremo le altre date. Continueremo a batterci con tutte le nostre forze perché questa emergenza sociale cessi e perché dignità e professionalità non vengano più calpestate”.