Un rimborso spese di 100 euro per la realizzazione di podcast di circa due ore. Lo prevede il bando “C’era una volta un genio” promosso dall’archivio Carmelo Bene. “L’obiettivo da perseguire è la conoscenza e divulgazione tra le nuove generazioni di Carmelo Bene e della sua opera in chiave contemporanea, provando a mettere in dialogo la sua poetica con il personale pensiero critico e il contesto in cui viviamo – si legge nel bando – Il risultato finale sarà la creazione di una collezione di n. 60 podcast realizzati da 30 giovani attori e attrici selezionati attraverso la presente call. I podcast, attraverso un racconto nitido ed evoluto di testi, contribuiranno a creare un legame stabile con le storie, la produzione dell’artista Bene”.
“Ad attori e attrici selezionati, verrà data la possibilità di registrare i 2 podcast in sessioni di massimo due ore supportati da assistenza tecnica, nello studio mobile di registrazione allestito all’interno dell’Archivio Carmelo Bene, sito al primo piano della Biblioteca Bernardini ex Convitto Palmieri di Lecce a partire dal 15 novembre 2023 e fino al 15 dicembre 2023, su prenotazione per mezzo e-mail da inviare a archivio.bene@regione.puglia.it. Gli attori e le attrici non residenti in provincia di Lecce che intendono usufruire del servizio di registrazione avranno diritto a un rimborso spese di € 100,00 per il viaggio. A coloro che decideranno di registrare autonomamente i podcast, invece, verrà garantito lo stesso rimborso per sostenere i costi di realizzazione della registrazione che dovrà rispettare gli standard tecnici comunicati in seguito alla selezione”, recita ancora il bando.
Da qui la nascita di polemiche da parte di alcuni attori e attrici pugliesi. “Sono un’attrice pugliese e mi sono trovata sotto mano un bando della Regione Puglia (Lecce) che personalmente ho trovato vergognoso – denuncia – una ricerca di attori e attrici under35 per la produzione e interpretazione di un podcast avente come tema le opere di Carmelo Bene. Solo per i prodotti da presentare per il bando si tratta di una mole di lavoro molto grande e mi trovo a leggere in conclusione che i vincitori avranno diritto a 100 euro di rimborso spese e nulla più, dando possibilità ai promotori di utilizzare i prodotti vincitori su tutti i social e le piattaforme dando in cambio la celebre “visibilità” Dopo le problematiche emerse dal lockdown è una cosa di una gravità immane”.