Via libera all’ingresso di 40mila lavoratori stranieri extracomunitari interamente impegnati nel lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero. Lo rende noto la Coldiretti che ha fortemente sollecitato il provvedimento, nell’evidenziare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Dpcm che integra i flussi stagionali proprio in occasione dell’avvio delle importanti campagne di raccolta delle mele e della vendemmia.
Per accelerare le procedure il Dpcm – sottolinea la Coldiretti – riserva alle Associazioni datoriali 15.000 quote sulle 40.000 previste, che saranno utilizzate a “scorrimento” rispetto alle domande già presentate alla data di pubblicazione del Dpcm .
Le quote previste dal Dpcm integrativo – precisa la Coldiretti – sono state già ripartite, con apposita circolare tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le Regioni e le Province autonome dalla DG-Immigrazione del Ministero del Lavoro sulla base delle effettive domande pervenute agli Sportelli Unici per l’immigrazione e del fabbisogno segnalato a livello territoriale.
In Puglia in 6 anni le campagne hanno perso quasi 30mila operai agricoli, un calo di oltre il 15% che fa emergere la necessità – spiega Coldiretti Puglia – di manodopera agricola soprattutto nei periodi di raccolta di verdure, frutta e nella vendemmia, ma anche nelle stalle.
Si tratta soprattutto – ricorda la Coldiretti Puglia – di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli.
Si tratta di un fabbisogno da colmare in Puglia dove – sottolinea la Coldiretti regionale – un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con più di 36.000 lavoratori provenienti soprattutto da Romania, Albania, Marocco, Senegal, Bulgaria, Polonia e Nigeria che sono impegnati nei campi e nelle stalle. Ma è importante anche il nuovo sistema di prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato introdotto nella Manovra finanziaria dal Governo e sostenuto da Coldiretti che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento dei cittadini italiani al settore agricolo. Possono accedervi – spiega Coldiretti – pensionati, studenti, disoccupati, percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno, purché nei tre anni precedenti non siano stati operai agricoli. Al lavoratore – conclude Coldiretti – saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati operai a tempo determinato con esenzione sulla retribuzione da ritenute fiscali.