“Il Castello del Futuro sta prendendo forma! Riapre al pubblico la Sala Sveva al piano terra, con una nuova installazione video dedicata alla storia di Bari e del Castello”. Così l’annuncio sulla prima apertura, dopo il restyling, della sala al piano terra del monumento nel centro storico della città. L’installazione video permanente ripercorre nei secoli il rapporto tra Bari e il Castello: è inclusa nel prezzo del biglietto ed è visitabile, insieme a tutto il resto, durante gli orari di apertura del museo.
Intanto proseguono i lavori di restauro da 2 milioni e 115mila euro, prevedono la realizzazione di un percorso, anche con delle passerelle, per poter fare visitare in maniera molto più completa, il monumento tra i simboli della città di Bari. Nel dettaglio, sul cortile a sud è prevista la realizzazione di due nuovi percorsi: una a quota di calpestio, l’altro a quota del camminamento di ronda, lungo la cinta bastionata. Attualmente questo non è praticabile, perché non completo, non sicuro e provvisto di impianti di varia natura non adeguati alle normative vigenti. Superato l’ingresso, all’altezza dall’area d’accoglienza, i visitatori potranno raggiungere il camminamento o attraverso la scalinata già esistente a sud-ovest o a sud-est superando una rampa costruita per l’occasione.
La rampa consentirà il collegamento ad uno dei piani di sbarco dell’ascensore inserito in un varco alla testa dell’area archeologica ad est. L’ascensore, a più fermate, permetterà di raggiungere anche l’ultimo piano del bastione sud-est, attualmente occupato dalle residenze destinate ai dirigenti e al Nucleo Tutela dei carabinieri (area militare). Si procederà all’installazione di un nuovo sistema di illuminazione, a led lungo il corrimano della ringhiera, che garantirà la possibilità di effettuare il percorso anche durante le visite serali.
Interventi sul cortile est, il fulcro del progetto: qui si procederà con nuovi scavi costruendo un percorso di accessibilità funzionale tanto alla loro osservazione (attualmente impedita dallo stato di degrado) quanto al raggiungimento dei nuovi spazi nell’area nord di questo cortile. Attraverso un apposito progetto di comunicazione si forniranno informazioni utili alla fruizione globale dell’area da parte dei visitatori.
Con la realizzazione di questa tipologia di connessioni, oltre a risolvere un problema di sicurezza, si punta ad avere in quest’area due nuovi e strategici percorsi di visita del castello: uno, alla quota del livello nobile, unendo il terrazzo della sala Bona Sforza (normalmente deputata agli eventi culturali più rappresentativi del Museo e della città di Bari) al camminamento di ronda sviluppato lungo tutto il fronte est, con l’obiettivo di collegare i due bastioni (nord-est e sud-est) e poter ammirare da un lato il fronte del castello e dall’altro il paesaggio verso Bari vecchia. L’altro, che partendo dall’attuale piano di calpestio, scende lungo gli scavi, innestandosi in particolari punti panoramici all’altezza della pavimentazione del portico federiciano e in ambienti attualmente non raggiungibili.
Il primo passo di questi interventi è stato compiuto ieri con l’apertura della sala “Sveva”.