Nel corso della mattina del 17 agosto, il personale della Squadra Mobile, supportato da un equipaggio delle volanti, al termine di un servizio di osservazione e pedinamento, è riuscito ad individuare e fermare un giovane partenopeo, in trasferta a Bari, presunto responsabile di una truffa in danno di un anziano signore, dal quale era riuscito a farsi consegnare una cospicua somma di denaro. Gli accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari, che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, hanno quindi consentito, nell’immediatezza dei fatti, di trarre in arresto il presunto responsabile della truffa.
I fatti, in relazione ai quali, è stata effettuata la citata operazione di Polizia Giudiziaria si inseriscono in una più ampia attività di prevenzione e repressione avviata, di recente, dalla Questura di Bari, proprio a causa della recrudescenza del fenomeno delle truffe agli anziani. La tecnica adottata ed ormai consolidata è sempre la stessa: i malviventi studiano in maniera approfondita la vittima, individuata sempre tra le persone più vulnerabili perché anziane o semplicemente sole, riuscendo, in qualche maniera, a recuperare informazioni di carattere personale, quali il numero di cellulare, il nome di un parente, e poi, simulando un finto incidente accaduto al congiunto o più semplicemente la necessità di consegnare un pacco, per conto di un nipote, riescono ad ingannare la vittima, facendosi consegnare anche ingenti somme di denaro o altre utilità.
Questo è quello che è accaduto a un anziano signore del ’48 di Bari, dal quale il giovane napoletano è riuscito a farsi consegnare la somma di 4.800 euro, in contanti, quale saldo per la consegna di un pacco indirizzato a suo nipote. Anche in questo caso, i presunti truffatori erano riusciti ad ingannare l’anziano signore, che aveva creduto di essere stato contattato al telefono dal nipote, che gli aveva chiesto di ritirare il pacco da un corriere e di pagarne il prezzo. Gli agenti sono riusciti ad intercettare il sospettato, giunto in questo capoluogo con un’auto presa a noleggio, e a pedinarlo costantemente, sino a quando è stato colto nella flagranza della truffa.
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