“Alla luce della proposta di dimensionamento della rete scolastica pugliese, decisa dalla regione in maniera autoreferenziale e da cui prendiamo le distanze, stigmatizziamo il comportamento dell’assessorato all’istruzione. Vogliamo ricordare che le decisioni si assumono a valle di un percorso che vede coinvolti, come ogni anno, tutti gli attori, così come indicato nelle linee di indirizzo deliberate dalla stessa giunta regionale”. Lo scrivono i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda in una nota unitaria.
“La proposta, con cui addirittura si creano “mostri” di scuole da quasi 1.800 alunni, non ha fatto altro che generare tensioni inutili, avendo la Regione invertito un percorso decisionale che parte dalle proposte delle comunità educanti e degli enti locali per sfociare nella delibera di giunta regionale entro il mese di novembre – continua la nota – Considerato quanto accaduto e la situazione di caos generata dalla pubblicazione del piano di dimensionamento nonché dalla contemporanea diffusione tramite gli organi di stampa, le scriventi auspicano una nota di chiarimento da parte dell’assessore competente oltre che la contemporanea convocazione di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali”.