Sono in corso le indagini in merito alla morte di Giulio Alberto Pacchione (28enne) e Lorenzo Paroni (30enne), i due finanzieri, in servizio a Tarvisio, che nella giornata di ieri sono precipitati mentre salivano in cordata una via nel cuore delle Alpi Giulie Occidentali, sul Monte Mangart, tra Italia e Slovenia. La procura di Udine ha infatti aperto un’inchiesta in merito.
In queste ore si sta cercando di ricostruire le dinamiche dell’incidente, ancora al vaglio degli inquirenti. Ma secondo quanto emerso potrebbe esseri trattato di una tragica fatalità scatenata da cause probabilmente ambientali ed oggettive, come un crollo o un distacco dall’alto che ha trascinato nel vuoto i finanzieri, fa sapere il Soccorso Alpino e Speleologico Friuli Venezia Giulia. I due facevano parte dell stazione di Cave Predil Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Lorenzo era un tecnico a tutti gli effetti, mentre Giulio era un aspirante soccorritore, da qui a poco avrebbe infatti sostenuto l’esame.
L’allarme è stato lanciato dai colleghi che, non ricevendo nessuna notizia e riscontrando la non reperibilità telefonica, sono partiti alla ricerca dei due raggiungendo prima il luogo in cui era parcheggiato il mezzo, a Fusine Laghi, nei pressi del rifugio Zacchi e poi i piedi alla base della parete della montagna, dove hanno effettuato l’amara scoperta. Il recupero dei corpi, ancora legati in cordata, è avvenuto in mattinata, tramite l’ausilio di un elicottero della Protezione Civile.
”A titolo personale e in qualità di vicepresidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato – ha dichiarato Filippo Melchiorre, senatore di Fratelli d’Italia e consigliere comunale di Bari – esprimo le più sentite condoglianze alle famiglie dei due finanzieri Giulio Alberto Pecchione e Lorenzo Paroni, che questa mattina hanno tragicamente perso la vita durante un addestramento sulle Alpi Giulie. Il Corpo della Guardia di Finanza perde due giovani vite spezzate nell’esercizio delle loro funzioni. Due ragazzi che hanno servito la nostra Nazione con passione e competenza”- ha concluso.
Foto Soccorso Alpino e Speleologico Friuli Venezia Giulia – CNSAS