Tredici i punti della costa pugliese dove è stata rilevata la presenza di alga tossica nei primi quindici giorni di agosto. Nessun “bollino rosso”, fortunatamente, a differenza di quanto accaduto a luglio. L’alga tossica è stata rilevata in concentrazioni lievi a Bisceglie, Mola, Monopoli, Torre Canne, San Cataldo e Porto Badisco nel Leccese, Torre Columena e Baia d’Argento nel Tarantino. Concentrazioni “modeste” all’altezza de lido il Trullo a San Giorgio a Bari. Presenza “discreta” a Giovinazzo e Santo Spirito ed infine “abbondanti” a Molfetta e alla Forcatella.
L’alga tossica è arrivata in Puglia nel 2000, introdotta accidentalmente nel Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi. Si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi. I fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.
Può provocare malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell’aria). Nel caso di certificata fioritura di questo tipo di alga, bisogna evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate.