Ferragosto al mare tra ruderi, sporcizia e degrado. Accade a Bari, in particolare nei quartieri di Palese, Santo Spirito e San Girolamo, dove, ancora oggi, permane una situazione di abbandono che, sebbene sia parzialmente “rasserenata” dalle promesse e dai progetti previsti per il futuro, non rende vivibile la situazione al presente. Dal lungomare di Palese, sotto l’occhio del ciclone per lo stato di abbandono in cui riversa, denunciato più volte dai residenti nel corso degli anni, sino a Santo Spirito, oggi cantiere aperto per i lavori di riqualificazione che però, vede ancora alcune zone in stato di degrado, ma non solo. Anche a San Girolamo non mancano le problematiche. Ma andiamo per gradi.
Partendo da Palese, basta percorrere il lungomare per rendersi conto delle condizioni in cui versa: le famiglie e i cittadini, che oggi hanno comunque preso d’assalto le spiagge, si barcamenano tra sporcizia e degrado. Dopo la struttura dell’ex Ancora, definitivamente abbattuta e sostituita (solo momentaneamente) da una piattaforma, evidenziano alcuni “non proprio curata nei minimi dettagli” sulla quale i cittadini possono sostare per godere del mare, ma che prevede in futuro la costruzione di una nuova struttura (scelta non condivisa da alcuni residenti che non vogliono rinunciare al panorama), restano altri disagi. E’ un caso, ad esempio, l’ex Ostello di Palese, struttura di proprietà comunale, vuota ormai da oltre dieci anni. Proprio a pochi metri dal mare infatti, è possibile imbattersi in un edificio in totale stato di abbandono. Ma non solo, a rendere ulteriormente desolante il panorama ci pensano anche altre strutture, come quella dell’ex ristorante la Vela, le transenne alla zona del “Vugghio” e infine le ringhiere arrugginite e le aiuole poco curate e la zona, spettrale in alcuni momenti della giornata.
Passiamo poi a Santo Spirito dove attualmente sono in corso i lavori di riqualificazione della zona del porticciolo. Ci vorrà del tempo, ma la zona cambierà definitamente volto. Nel frattempo però restano scoperte altre zone, in particolare quella dell’ex Mitiladriatica, stabilimento abbandonato ormai da anni, per il quale, non è stata presentata nessuna offerta in merito alla gara indetta dal Comune per il rilascio di una concessione demaniale marittima con finalità turistico – ricreativa, della durata minima di 15 anni e massima 20 anni. Ma non solo, c’è anche il rudere dell’ex Barcaccia e del ristorante il Galeone e, inoltre, spostandosi verso la zona del lido Dieci Venti, la situazione è molto simile a quella di Palese: al posto delle ringhiere ci sono muretti di cemento, con una situazione invivibile, in alcuni casi, da parte dei residenti.
Spostiamoci infine a San Girolamo, quartiere in cui sono state riversate molte energie da parte dell’amministrazione che però, ad oggi, risultano vane. Attualmente, i locali della piastra sono ancora chiusi. Nonostante le quattro offerte corrispondenti a 4 locali su 5 pervenute, le verifiche sono ancora in corso, pertanto, non è stato possibile assegnarli. Ma non solo, anche il chiosco lato Nord è ancora pieno di punti interrogativi: la gara è stata indetta, ma non è stata presentata alcuna domanda ed è pertanto ancora chiuso. Il lato Nord, dunque, ad oggi, non ha ancora un punto ristoro e, inoltre, non ha ancora visto il ripristino della spiaggia, così come annunciato dal Comune. Attualmente, c’è solo un fazzoletto di sabbia, la restante parte è ricoperta da grosse pietre che la rendono di fatto impraticabile. Un intervento che, oramai, non verrà effettuato quest’anno. Si dovrà attendere dunque il prossimo anno, forse, per poter godere dello spazio. Ma non è finita qui, sempre a San Girolamo, oltre ai problemi legati ai monopattini, bici, scooter che scorrazzano “selvaggiamente” sui viali pedonali di sera, lo stato di abbandono è tangibile anche per i resti della barca arenatasi lo scorso 15 marzo: da allora, è ancora lì. Nessuno è intervenuto per rimuoverla, nonostante le diverse sollecitazioni. Inoltre, preoccupa la situazione dei pappataci, denunciata dai residenti, che ha allarmato genitori e non per via delle escoriazioni provocate sui piccoli.
Si tratta solo di tre quartieri, ma le problematiche permangono ancora oggi in diverse zone della città, come ad esempio la zona di Torre a Mare dove ci sono ancora alcune zone di degrado e abbandono, in attesa dei lavori. Senza contare la questione dei pontili a Torre Quetta, alcuni non ancora ripristinati e quella di Pane e Pomodoro dove, ancora oggi, oltre alla problematica relativa ai topi e alla fogna, permane uno stato di allarme per via dei continui furti che si stanno susseguendo nelle ultime settimane. Non ultima, infine, la denuncia che arriva da San Giorgio, dove i residenti chiedono interventi per poter tornare a utilizzare la spiaggia, oggi in balia di carcasse di animali e topi.