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Bari, a Palese viaggio tra degrado e insicurezza: “Insostenibile”

La denuncia dei residenti, tra loro molti genitori preoccupati per il futuro dei propri figli: "Siamo buoni solo per le passerelle"

Pubblicato da: Francesca Emilio | Ven, 11 Agosto 2023 - 13:02

“Palese è abbandonata a sé stessa, per i nostri figli non c’è nulla e sembra non interessi a nessuno”. A raccontarlo a Borderline24 è una mamma barese residente, in particolare, nel Municipio 5, a Palese, luogo in cui, solo pochi giorni fa, un gruppo di ragazzini, tra cui suo figlio 13enne, è stato aggredito da alcuni coetanei muniti di coltello. Un evento che, non solo ha scatenato il panico da parte dei genitori e dei ragazzi, ma anche lasciato emergere le diverse problematiche del quartiere.

Dall’assenza di spazi aggregativi dedicati alla cultura e allo sport, sino al degrado, ma non solo. Secondo i residenti, tra loro genitori, ma anche giovani adulti e anziani, a Palese “aumentano i palazzi e diminuiscono i servizi e le iniziative che permettano di fare comunità”. Percorrendo le vie del quartiere e allungandosi sino al lungomare, di cui più volte è stato denunciato lo stato di degrado, in effetti, non si ha subito la percezione di trovarsi in un luogo adatto ai bambini o ai ragazzi. C’è un campo sportivo, con all’interno un campo da calcio, utilizzato soprattutto per le attività delle associazioni, un playground (nella zona vicina alla scuola elementare Duca D’Aosta) con un campo da basket/pallavolo e uno nella zona 167, secondo alcuni “lontana dal centro del quartiere” dove, evidenziano “c’è solo abbandono”. Sul lungomare invece, solo case e alcuni ristoranti “ma nulla – spiega un residente – che permetta di vivere il posto e passeggiare potendosi soffermare come accade in altri borghi”.

“Qui – evidenzia la mamma – non c’è nulla. Passata la festa sembra dimenticato il problema. Se i nostri ragazzi vogliono uscire per fare qualcosa adesso trovano alcuni pub, ma niente che permetta loro di sostare in sicurezza o di crescere tra sport e cultura. La pineta è lontana e isolata dal centro e intorno non c’è molto, se ci si sposta sul corso, bisogna solo fare lo slalom tra le auto e i cantieri, fino ad arrivare sulla piazzetta della chiesa, vuota anche quella. Lo sport? Si, ci sono dei campetti, alcuni spazi con le giostre, ma ogni zona è invivibile, come possiamo mandarli da soli?. Qui non viene mai nessuno a vedere davvero come va, spazi non ce ne sono per i ragazzi, è davvero vergognoso. E’ una periferia abbandonata a sé stessa, vorremmo essere più sicuri e tranquilli, magari con un incremento dei controlli e chissà, di spazi aggregativi che siano però vivi e vivibili” – ha concluso.

Parole a cui fanno eco quelle di un papà. “Qui vengono solo a fare le passerelle – spiega – alla cena in bianco, al torneo dei rioni, alla festa di San Michele, per tutto il resto del tempo latitano o si lamentano se evidenziamo quello che non va. Non è normale che, in un quartiere in cui ci sono più auto e palazzi che persone, alle 20 di sera sia tutto vuoto e tetro anche in estate. Sul lungomare ognuno fa un po’ quello che vuole, ma non c’è modo di passeggiare potendo godere di un bel paesaggio, solo degrado e cemento, al centro lo stesso. Di noi non gliene frega nulla a nessuno se non per pubblicizzare qualche progetto deciso dietro a una scrivania, senza sentire mai il parere di chi il quartiere lo vive” – sottolinea.

Non solo genitori, ma anche giovani adulti e anziani sono molto preoccupati per la situazione nel quartiere. “Vivere qui è insostenibile – ha spiegato una ragazza di 35 anni – inizialmente avevo scelto di comprare casa qui dopo molti anni di convivenza con la mia famiglia perché sembrava un posto tranquillo, oggi mi rendo conto che non c’è nulla quindi investirò altrove per il mio futuro, ormai è diventato anche difficile arrivare a Bari, tra mezzi disastrati e statale sempre nel caos. Il lungomare è uno scempio totale, hanno investito molte energie nel rendere più carino Santo Spirito, la zona del porto, dimenticandosi che siamo un Municipio intero e quindi bisognava rendere attrattivo anche Palese, pieno di turisti, famiglie e giovani, invece intorno c’è solo abbandono, degrado e cantieri su cantieri, con spazi che sono sempre meno a misura dei cittadini. Uno schifo. Senza contare che, per chi vuole condurre uno stile di vita sano, girando in bici, è davvero dura: le strade sono strette, non si può transitare, c’è spazio solo per le auto e inoltre, anche volendo percorrere il vialone, hanno aggiustato solo una parte, quella che non serviva, perché l’altra, dove morì una ragazza giovanissima, è ancora in totale degrado e ogni giorno rischio di morire investita”- conclude.

“Non potrò manco morire in pace – racconta infine un’anziana – qui ho vissuto la maggior parte della mia vita, ma oggi mi sembra davvero sia peggiorato tutto. Questo quartiere era speciale perché calmo e tranquillo, un tempo gli spazi, seppure abbandonati, c’erano e c’era anche più verde. Oggi hanno distrutto tutto costruendo palazzi su palazzi, in giro non si può stare, la sera questo luogo è spettrale. Chi ha difficoltà a camminare? Può pure restarsene a casa, qua è meglio che non viene. Se sei a piedi, inciampi sulla strada dissestata, se sei in auto devi parcheggiare a chilometri di distanza perché spazio non ce n’è. Vivere qui è una lenta agonia, non c’è nulla, solo scuole elementari, media e una superiore, non hanno saputo investire su nulla, sullo sport, sulla cultura. Ai ragazzi e alle famiglie dico: andatevene! E’ una vergogna” – conclude.

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