“E’ veramente sconfortante viaggiare con Trenitalia, in Puglia, ad agosto”. Inizia così il racconto di un pendolare che, sui social, ha voluto evidenziare una problematica, tipica dei mesi estivi (e non), che si ripete ormai ogni anno. Il pensiero, in particolare, è rivolto non solo a chi utilizza spesso il servizio, ma anche ai turisti che si ritrovano, spiega il cittadino “a dover andare avanti e indietro sui marciapiedi delle stazioni cercando di salire sui treni regionali stracolmi”.
Dalla riduzione delle corse e del personale per via delle ferie, ai ritardi, fattore quest’ultimo, spesso al centro delle polemiche, sino ad arrivare ai mezzi pieni, che spesso costringono a percorrere le tratte in piedi come – evidenziano alcuni – “fossimo carro da bestiame”. Sono solo alcune delle problematiche che, attualmente, investono i turisti, ma anche i lavoratori che, anche nel mese di agosto, si spostano in treno. “Noi siamo abituati alla riduzione dell’offerta estiva – spiega il pendolare con un post pubblicato sui social – ma penso a quei poveri turisti. Ma è possibile che in una terra come la Puglia, vocata al turismo, soprattutto estivo e in una regione che dovrebbe portare avanti valori ecogreen, ci sia un servizio pubblico così scadente?” – sottolinea rivolgendosi infine ai politici, ma anche ai manager di Trenitalia “vi invito a fare un giro sui treni regionali in questi giorni” – conclude.
In questi giorni sono moltissimi i pendolari che stanno lamentando ritardi e disagi. Sui social si susseguono post in cui, ognuno, evidenzia le diverse problematiche. “Arrivano le settimane di Ferragosto, e come al solito, si riduce l’offerta – scrive un pendolare – come ogni anno, mi domando che orari faccia il manager che decide che, da Foggia, si possa arrivare a Bari o alle 8.05 o alle 9.20, e ripartire o alle 14.40 o alle 16.20. Il tutto, senza vie di mezzo”. “Non parliamone – risponde a tono un’altra – a questo si aggiungono i vari guasti sulle linee e il modo di viaggiare da caro bestiame” – conclude. Ma la questione dei mezzi pubblici “da incubo” in Puglia era stata già evidenziata in passato. Al centro del ciclone, non solo i treni, ma anche i bus, con una denuncia effettuata proprio dai turisti che, quando consigliano la Puglia come meta, ne parlano benissimo per il mare e il cibo, ma non per i servizi, in particolare i trasporti. Ad oggi, la situazione sembra non essere cambiata. “Purtroppo – spiega infine un turista toscano che sta trascorrendo le proprie vacanze pernottando a Palese – i mezzi non funzionano. La bellezza del territorio viene totalmente penalizzata da questo. Se non hai l’auto, muoversi diventa molto difficile: è mai possibile che, se dormo a Palese (che a quanto pare è Bari) e magari voglio passare una serata a Bari centro, debba per forza prendere l’ultimo treno alle 22 o il bus alle 23, che mi dicono non sia raccomandabile? Altrimenti devo aspettare il giorno dopo?. A quel punto, meglio noleggiare un’auto, peccato, una terra così bella, ma così indietro” – conclude.
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