Sono oltre 200mila i turisti che nell’estate 2023 hanno scelto un agriturismo o per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per una gita in giornata o per sedersi al tavolo o sulle balle di fieno tra i filari dei vigneti e negli uliveti e gustare specialità locali del territorio a chilometri zero, ma anche in tenda, roulotte o camper, per conciliare le esigenze di indipendenza e di flessibilità con quelle del risparmio. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti Puglia e l’associazione agrituristica Terranostra, in riferimento al classico appuntamento dedicato a guardare le meteore Perseidi, le stelle cadenti note come le lacrime di San Lorenzo, il cui picco nell’estate 2023 è previsto tra il 12 ed il 13 agosto. Una tendenza – sottolinea la Coldiretti – spinta anche dal caro prezzi con la possibilità di risparmio nell’alloggio e con la cucina fai da te ma anche negli svaghi con l’opportunità di godere gratuitamente dello spettacolo della natura. Se i più giovani – sottolinea la Coldiretti – preferiscono la tenda, le persone di età più matura e con maggiori disponibilità finanziarie privilegiano la roulotte e soprattutto il camper sul quale viaggiano poco meno della metà dei turisti open air.
Si conferma il gradimento dei vacanzieri per le ferie all’aria aperta, nelle campagne pugliesi, dal quale si evidenzia che spesso l’agriturismo viene scelto in abbinamento alla vacanza al mare o ai tour culturali ed esperenziali, con molte aziende agrituristiche di Campagna Amica – aggiunge Coldiretti Puglia – che si sono attrezzate con l’offerta di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo all’acquisto dei prodotti aziendali. In testa alle motivazioni che spingono i vacanzieri in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto – secondo Coldiretti Puglia e Terranostra – c’è l’enogastronomia. Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture. Al netto di un calo dei turisti italiani – spiegano Coldiretti Puglia e Terranostra – nel 2023 sono le presenze degli stranieri a fare la differenza perché in tangibile aumento, andando a sopperire al decremento del turismo di prossimità, soprattutto da parte degli italiani provenienti dalle regioni limitrofe alla Puglia.
Proprio il mese di agosto è scelto dal 53% tra coloro che hanno deciso di andare in vacanza quest’estate e si conferma quindi come il periodo di gran lunga più gettonato nonostante – sottolinea la Coldiretti – i listini più elevati, gli affollamenti e il traffico, con il periodo di vacanza che si è accorciato in media a 4/5 giorni per il ridotto potete di acquisto delle famiglie a causa dell’inflazione. Per la maggioranza dei vacanzieri (50%) la durata della vacanza, dunque, è inferiore alla settimana mentre per quasi un turista su tre (25%) – continua la Coldiretti – è compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’è un fortunatissimo 4% che starà fuori addirittura oltre un mese. In piena estate è il mare a fare la parte del leone con agosto che – spiega Coldiretti – fa segnare tradizionalmente i listini più cari per alloggio, vitto e anche ombrelloni e lettini ma che quest’anno risentono del balzo dell’inflazione con aumenti dei prezzi che riguardano tutti gli aspetti della vacanza, a partire dal viaggio.
Ma l’agriturismo rappresenta anche uno dei punti di forza della destagionalizzazione del turismo, tanto da essere particolarmente apprezzato da chi scegli le partenze a giugno o a settembre anche per conoscere una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. In questi periodi i 958 agriturismi presenti in Puglia consentono di vivere i cicli stagionali delle produzioni, dalla raccolta del grano a quella della frutta fino alla vendemmia. Lo dimostra il fatto che l’offerta agrituristica è addirittura cresciuta, dove l’alloggio con 862 aziende e la ristorazione con 693 si confermano i due pilastri dell’agriturismo, ma anche la degustazione cresce progressivamente e conta 443 aziende. In cima alla classifica regionale c’è la provincia di Lecce con 369 agriturismi, seguita – aggiunge Coldiretti Puglia – da Bari con 139, Brindisi 122 e Foggia con 119 strutture, e poi vengono Taranto con 87 aziende e la BAT con 27 agriturismi. “Dall’agri-campeggio all’agri-relax, dalla semplicità dell’accoglienza rurale ai buffet con i prodotti dell’orto, alle passeggiate ritempranti nella natura, il ventaglio di servizi innovati offerti in masseria sono alla base del gradimento in crescita degli ospiti italiani e stranieri”, spiega Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, che ribadisce “l’impegno di Terranostra è di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati, a beneficio del turismo di qualità è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare”, conclude De Miccolis.