A solo una settimana dalla sua apertura, avvenuta lo scorso 27 luglio, non si placa la curiosità nei confronti dello Starbucks in via Argiro. In tanti, tra loro turisti, ma anche moltissimi cittadini baresi, popolano l’ingresso mettendosi in fila attendendo diversi minuti per un caffè.
Le caratteristiche del negozio sono identiche ovunque: locale tranquillo, illuminato da grandi vetrate che danno sulla strada dove si possono gustare ciambelle, frappè, ma anche panini, insalate e, infine, ma non ultimo il caffè di vario genere: da quello americano, a quello al cioccolato o con gusti particolari, come il famoso Frappuccino, inventato proprio da Starbucks.
Anche se in tanti attendono pur di accaparrarsi un posto, le recensioni non sono del tutto positive, soprattutto sul web: c’è chi parla di caffè scadente e chi invece critica fortemente i prezzi sostenendo che, per la qualità del cibo, il costi sono “eccessivi”. “Non ci andrò mai più – scrive una cittadina – i prezzi sono alti per quello che si mangia e si beve. Prodotti con gusti al limite dell’indecenza, mi meraviglio del fatto che funzioni una cosa del genere in Italia”- conclude. Non si tratta di un caso isolato, più di una persona che ha recentemente visitato la sede in via Argiro, evidenzia la “mediocrità” del caffè che, in alcuni casi, si legge nelle recensioni “è bruciato”.