Secondo uno studio di Susini Group S.t.P. si pronostica un record per il turismo italiano per l’anno 2023, si parla di oltre 440 milioni di presenze, di cui quasi un terzo provenienti dall’estero per un fatturato di oltre 91 miliardi di euro.
Ma la vacanza estiva 2023 arriverà a costare il 45% in più rispetto all’anno precedente. Una famiglia su tre si è dichiarata disposta ad indebitarsi pur di non rinunciare al meritato riposo dopo i due anni di pandemia. Il 70% dei prestiti arriveranno da finanziarie e istituti di credito, molte agenzie di viaggio sono convenzionate e offrono il servizio addirittura all’interno del pacchetto, mentre il restante 30% verrà richiesto a parenti e amici. Il finanziamento, se richiesto a finanziarie e istituti di credito, sarà anche gravato da un tasso di interesse che va da un 7,20% fino ad un 8,50%.
Gli aumenti sono dovuti principalmente al costo delle strutture ricettive, 34% di incremento rispetto all’anno 2022, ai servizi spiaggia, 23% in più, e ai trasporti, per 11%. Se si pensa che il reddito medio a famiglia si aggira intorno ai 32.000 euro annui, il costo del meritato riposo incide per il 6,25% dei guadagni.