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Bari, il sogno di una nuova Torre a Mare? Più sicura e pulita

Le richieste inviate al sindaco Antonio Decaro in una petizione

Pubblicato da: Rosanna Volpe | Ven, 28 Luglio 2023 - 08:37

Dall’accessibilità al mare al decoro urbano fino ad arrivare ai collegamenti inesistenti. I residenti di Torre a mare, quartiere a sud di Bari, penna alla mano scrivono al sindaco Antonio Decaro e avanzano una serie di richieste.

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Tutti d’accordo su un punto: Torre a mare è una “cenerentola” che convive con problematiche che si ripresentano soprattutto durante la stagione estiva (sempre più lunga), dato il cospicuo aumento di villeggianti e turisti, e che rendono la vivibilità del quartiere ai limiti della civiltà. Da qui l’idea di chiamare alle armi i residenti che attraverso una petizione chiedono a gran voce di intervenire su alcune criticità.

Accessibilità al mare – “A Torre a mare non sta nemmeno un lido”

  • Lidi pubblici attrezzati: individuazione di punti strategici del litorale per la creazione di ampi lidi attrezzati con pedane di legno sugli scogli, scalini per la discesa in acqua in favore di persone fragili (anziani, bambini, donne incinta, portatori di disabilità), zone ombreggiate, punto ristoro, bagnino per assistenza e primo soccorso. Possibili location individuate: zona Bunker, cala Fetta
  • Apertura accessi privatizzati: garantire almeno un accesso facilitato ai veicoli di emergenza, tutela e soccorso (ambulanze, pattuglie delle Forze dell’Ordine, AMIU) della costa Sud (traverse di via Morelli e Silvati). La zona Cala Settanni, Cala Colombo, Le due Colonne, deve poter essere praticata agevolmente da suddetti mezzi, senza incontrare difficoltà e ritardi che mettano a rischio la vita dei bagnanti

Pulizia, igiene e decoro urbano – “Torre a mare è sporca”

  • Sostituzione bidoni danneggiati e loro implemento lungo l’intero litorale e zone interne
  • Fototrappole nelle aree di maggiore conferimento dei rifiuti e implementazione di controlli e sanzioni della polizia municipale nei punti di maggiore concentramento turistico selvaggio. Il quartiere durante il periodo estivo sembra una discarica a cielo aperto
  • Disinfestazione blatte nei tempi opportuni e non in pieno periodo estivo, onde preservare la salubrità dei cittadini e il lavoro delle attività ricettive, che puntualmente devono fare i conti con questo increscioso dramma sanitario
  • Manutenzione e potatura del verde cittadino frequente e costante. Esempio: via Bari, principale arteria del quartiere, presenta marciapiedi che diventano ricettacolo di pattume di ogni tipo
  • Pulizia delle spiagge. Nonostante si sia notata la maggiore distribuzione di piccoli servizi di conferimento, questi sono assolutamente insufficienti al numero dell’immondizia prodotta giornalmente dai bagnanti. Il risultato è assistere continuamente a cumuli di spazzatura lungo gli accessi al mare e all’interno delle spiagge
  • Sostituzione ringhiere arrugginite waterfront, sono obiettivamente pericolose oltre che indecorose

Collegamenti e viabilità – “Torre a mare è isolata” 

  • Navetta elettrica che congiunga ciclicamente e costantemente tutte le aree di Torre a Mare  (e magari accordarsi con il Comune di Noicattaro per i residenti in zona Parchitello) con la stazione ferroviaria. Si rende indispensabile poter raggiungere la stazione in totale sicurezza dalle auto, soprattutto negli orari serali dove la visibilità scarseggia. Tale obiettivo può essere efficientato anche cercando collaborazioni con le ditte Miccolis, Lovanio, AMTAB per l’inserimento di una sosta aggiuntiva specifica. Ancora, si può prevedere una pista ciclabile in sicurezza (con illuminazione led al buio), che dalla stazione porti a Torre a mare centro, dotando la stazione di servizio di sharing comunale di monopattini e biciclette per residenti e turisti (questi ultimi, spesso smarriti dall’assenza di una segnaletica/cartellonistica, non sanno dove andare e come raggiungere il borgo)
  • Implementare le corse dei treni per il centro città, anche in orari serali e nei festivi. Torre a mare, soprattutto d’estate, rimane totalmente isolata a causa della congestione di auto che vi si concentra all’interno insieme alle code infinite lungo la tangenziale. I residenti rimangono totalmente paralizzati
  • Chiusura al traffico e pedonalizzazione del centro di Torre a mare: liberare, almeno nel periodo estivo, il centro cittadino e il lungomare sud dalle auto e dalle moto che in assoluta anarchia (e senza alcun controllo) sfrecciano a tutta velocità compromettendo la sicurezza di residenti e turisti che sono impossibilitati a godersi tranquille passeggiate (continui incidenti e un grave lutto sono storia recente)
  • Individuazione di maggiori zone di parcheggio, anche a pagamento (non abusivo come ora) per le auto che intasano e paralizzano in modo selvaggio l’intero quartiere nel periodo estivo

Sicurezza – “Torre a mare è abbandonata a se stessa”

  • Presidio fisso delle Forze dell’ordine: l’assenza totale di pattugliamento, specie nel periodo estivo, espone il quartiere a puntuali e continui episodi di piccola criminalità (scippi per strada, furti di auto o al loro interno, rapine a danno dei bagnanti) e grande criminalità. Oltretutto l’assenza di un riferimento nel quartiere obbliga i residenti a doversi recare in comandi di polizia o carabinieri lontani, dove puntualmente vengono rimandati ad altre postazioni (rimpallo di competenze tra Japigia, Triggiano e Noicattaro)

Cultura e identità del territorio – “A  Torre a mare non c’è niente”

  • Patrimonio archeologico: Torre a Mare non è solo mare, è archeologia, storia, antropologia. Si rende necessaria una visione strategica per l’identità culturale del quartiere (e diversificazione della vocazione turistica)
  • Musealizzazione della Torre, recupero o per lo meno richiesta di esposizione itinerante di tutti i reperti archeologici rinvenuti (si pensi agli scavi di Punta la Penna e Scizze che hanno restituito alla comunità scientifica internazionale beni preziosissimi). Videoinstallazioni informative permanenti (magari con la partecipazione delle scolaresche locali) che illustrino la storia e la geografia degli antichi insediamenti antropologici
  • Riqualificazione, accessibilità e valorizzazione delle cavità naturali e delle aree archeologiche già censite e studiate ma che sfuggono alla conoscenza persino dei residenti. Creazione di un percorso turistico con cartellonistica appropriata in modo da sottrarre dal totale oblio e degrado suddetti patrimoni di rilevanza inestimabile (un esempio su tutti, ripristino della scalinata originaria che porta a Grotta Regina, sua protezione tramite grata con lucchetto e fruizione con prenotazione e accompagnamento da personale qualificato)

 

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