La Guardia costiera tunisina ha recuperato 901 corpi di migranti annegati al largo delle sue coste dal 1° gennaio al 20 luglio di quest’anno. Lo ha dichiarato mercoledì il ministro degli interni del paese, Kamel Feki. Quest’anno la Tunisia sta affrontando ondate migratorie record e frequenti catastrofi di affondamento di barconi di migranti dall’Africa sub-sahariana diretti alle coste italiane. E’ notizia delle ultime ore che le guardie di frontiera libiche, hanno dichiarato di aver recuperato i corpi di cinque migranti da un’area in cui molte persone sono state portate con la forza dalle autorità tunisine. I defunti sarebbero di origine africana e sarebbero stati trovati durante una pattuglia in una zona che l’ agenzia di stampa AFP ha indicato come Dahr Al-Kass lungo il confine con la Tunisia.
I bambini piccoli sono stati tra le ultime vittime del programma di espulsione dei migranti dalla Tunisia. Un video diffuso dalla guardia di frontiera e ripubblicato sui social dalla ONG ‘Rifugiati in Libia’ mostra adulti e un bambino che giacevano morti nel deserto. Le tratte illegali di migranti continuano a togliere vite nel Mediterraneo. Come quelle che da gennaio a luglio 2023 sono costate la vita forse a migliaia tra migranti e rifugiati, che cercano di raggiungere l’Europa attraverso il deserto e a bordo d’imbarcazioni di fortuna per fuggire da guerre e miseria.