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Bari, a San Girolamo una scultura per dire “No alla plastica”

A realizzarla i ragazzi della Casa della legalità con la supervisione dell’artista Sergio Scarcelli, per il progetto “FARE - Futuro d’autore

Pubblicato da: redazione | Lun, 24 Luglio 2023 - 19:34

Una scultura per sensibilizzare al tema dell’ambiente e dire “no alla plastica”. È quanto inaugurati in mattinata nel “Centro Servizi per le Famiglie San Girolamo Casa della Cittadinanza Attiva e della Legalità” sul Lungomare IX maggio, e donata al Comune di Bari che provvederà a collocarla sul territorio di Fesca, San Girolamo, Marconi.

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La scultura in ferro, intitolata “NO!” è alta 3 metri per una larghezza di 4 metri e una profondità di 60 cm, è composta da 2 elementi da 3m (h) x 1,60cm (L) x 60cm (profondità) autoportanti, più un pezzo da 3m (h) x 50 cm (L) x 60 cm. La struttura è in rete elettro saldata F8, protetta alla sua base da una rete da pollaio e trattata con antiruggine e finitura con smalto olio sintetico. Riporta la scritta “NO!”. Nel punto esclamativo è contenuto del materiale plastico. Un monito, un urlo di speranza per un presente e un futuro senza plastica e senza illegalità. A realizzarla i ragazzi della Casa della legalità con la supervisione dell’artista Sergio Scarcelli, per il progetto “FARE – Futuro d’autore” selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa.

La scultura è completata da una filastrocca scritta con la supervisione dell’artista fiorentina Adele Giuntini. Il progetto, della durata di 36 mesi, vede come capofila l’Istituto Redentore e la partecipazione di ben 23 partner tra cui il Comune di Bari, il Centro per la Giustizia Minorile di Puglia e Basilicata e la cooperativa “Occupazione e Solidarietà. Un progetto che si svolge tra Bari Bitonto Giovinazzo e Molfetta con l’obiettivo di insegnare ai ragazzi a rischio, il modo di svincolarsi da un destino che per loro sembra già tracciato. La nuova linea di intervento è pensata per il sostegno di progetti dal contenuto particolarmente innovativo che offrono ai ragazzi coinvolti prospettive concrete di recupero e di reinserimento. I ragazzi coinvolti nel progetto da sempre svolgono attività di sensibilizzazione sui temi ambientali, studio dei materiali plastici, delle attività di recupero e riciclo, clean up e pulizia di un tratto del lungomare nel quartiere San Girolamo. Hanno anche realizzato dei porta mozziconi con meccanismo di ribalta da collocare lungo il litorale.

“La casa della legalità fortemente voluta dall’assessorato al welfare – ha dichiarato l’assessore Francesca Bottalico – rappresenta per noi un presidio di educazione alla legalità e opportunità di crescita e cambiamento importantissima per i tanti ragazzi coinvolti nel circuito penale che ci vengono segnalati e che prendiamo in carico con gli educatori. In questo impegno quotidiano politico e sociale si inserisce perfettamente il lavoro artistico che oggi consideriamo come simbolo di rinascita e possibilità, tra arte, cultura ed educazione. Un ringraziamento speciale va ai ragazzi, a Sergio l’educatore artista, al Centro e a tutta la rete pubblica e privata che ha promosso il programma. Solo insieme si può fare cambiamento solo insieme si può creare una comunità educante capace di creare futuro per le nuove generazioni” – conclude.

“Questa inaugurazione per me assume un duplice valore – ha detto Paola Romano, assessore all’Istruzione del Comune di Bari – Innanzitutto perché sono da sempre convinta che la cultura sia un’ancora di salvezza per tutti e l’educazione sia il miglior investimento che possiamo fare, e poi perché qui ho passato tutta la mia infanzia e adolescenza sino ai 23 anni in questo quartiere ho sempre desiderato vedere un’opera d’arte che abbellisse queste strade. Mi piace pensare che la scultura possa essere letta in due modi diversi: come NO a tutto quello che ci siamo detti, all’illegalità prima di tutto, e come ON, un simbolo di attivazione, un CLIC per metterci in moto e far ripartire la vita di questi ragazzi” – ha concluso.

La voglia di ripartire e di ricucire il patto sociale perso, si è notata anche durante l’inaugurazione dell’installazione quando, in un momento molto toccante, hanno voluto omaggiare Raffaele Diomede, referente dell’attività, di una scultura fatta apposta per lui, per ringraziarlo del tempo, dei gesti, dello sguardo. “Nulla sarebbe stato possibile” hanno detto, e il punto esclamativo che gli hanno regalato era un riassunto dei sentimenti che stavano provando. “Il NO scelto dai ragazzi – dicono dalla cooperativa Occupazione e Solidarietà – parte dal paradigma ecologico (no all’utilizzo di materiali plastici) per estendersi al NO alla mafia, alla violenza di genere, al bullismo. Una scultura che sin da subito non è mai stata solo un oggetto. Anzi. Evidenzia il loro SI’ all’apertura, il loro SI’ al recupero di quei progetti che la vita li ha costretti ad abbandonare. I ragazzi che seguiamo hanno tanto da dire e noi, attraverso diversi progetti, insegniamo loro un modo diverso per raccontare e raccontarsi. Lavorare con loro ci arricchisce e dimostra che danno attenzione a chi è realmente
interessato al loro futuro e al processo di cambiamento che li coinvolge” – concludono.

“I percorsi di Messa alla prova dei ragazzi hanno, come chiave di volta, le azioni di cittadinanza attiva: la pulizia delle spiagge, la raccolta dei mozziconi di sigarette, la cura delle aree verdi comunali. Fanno parte dei progetti di riparazione dei ragazzi, di riconnessione con il proprio territorio – ha detto Stefania Monopoli, responsabile Centro Servizi per le Famiglie San Girolamo e Casa della Cittadinanza Attiva e della Legalità – Con tanta consapevolezza i ragazzi della Casa della Legalità dicono NO! all’utilizzo e alla produzione sconsiderata della plastica, dicono NO! all’indifferenza di chi non differenzia i rifiuti…tanti NO che in realtà sono tanti SI’ a una idea di futuro possibile. La realizzazione dell’opera segue il solco della educazione NON VIOLENTA e l’attività manuale, con il caldo di questo periodo, ha fatto scoprire loro la bellezza del riuscire a dare nuova vita a ciò che si pensava fosse uno scarto” – conclude.

Il progetto FARE-Futuro d’autore è stato selezionato da ‘Con i Bambini’ nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro.

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