Per le imprese biotech in Italia rimane ancora forte la polarizzazione tra Nord e Sud: si confermano al comando della classifica la Lombardia, di gran lunga leader rispetto alle altre, il Lazio, la Toscana ed il Piemonte. Queste quattro regioni rappresentano il 90% del fatturato, l’80% degli investimenti, ma solo il 52% per numero di imprese. Le due regioni settentrionali mostrano una specializzazione più marcata in applicazioni per industria e ambiente, mentre Lazio e Toscana sono focalizzate più sul settore salute. Sono i dati presentati oggi dall’aggiornamento del report 2022 sul settore delle biotecnologie presentato da Enea e Assobiotec. “La concentrazione del settore biotech segue un po’ la struttura industriale già esistente”, commenta Gaetano Coletta, responsabile del Servizio Enea per Offerta e valorizzazione servizi di innovazione. “Come tutte le nuove tecnologie, però, anche questa è in grado di aprire delle porte: qualunque innovazione rappresenta un’occasione di cambiamento anche strutturale – aggiunge Coletta – anche territori finora esclusi da certe filiere produttive possono trovare spazio”.
Nel 2022 le imprese biotech presenti in Italia erano più di 3.350.000. Il periodo pandemico, tra 2019 e 2020, ha visto una leggera decrescita, ma si è già verificata una decisa ripresa. A soffrire di più l’impatto del Covid-19 sono state le micro e piccole imprese: queste rappresentano l’82% per quanto riguarda il numero, ma il 94% del fatturato si deve invece alle grandi realtà. “Il settore del biotech ha confermato di poter tenere anche durante la pandemia”, afferma Fabrizio Greco, Presidente Federchimica Assobiotec. “Questo è un momento che non possiamo perdere, tutti i paesi si stanno muovendo per sfruttare il potenziale delle biotecnologie e il Ministro Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy) ci ha confermato che il governo sta lavorando ad un piano in questo senso. Per valorizzare il Sud Italia – aggiunge Greco – dobbiamo puntare sulla formazione dei giovani e sugli investimenti delle grandi aziende”.