Tutto il tratto di costa marina tra Torre Cala Rossa, a sinistra della Foce Capoiale, e la Foce del Canale Romondato, tra Lido del Sole e Rodi Garganico, è perfettamente balneabile. Solo in prossimità delle Foci Capoiale e Varano, nel punto in cui lago di Varano e mare comunicano, è stato rilevato un livello di cianobatteri tale da suggerire prudenza: si tratta di organismi che in passato erano indicati con il termine “alghe azzurre” e non hanno alcun legame con i batteri fecali propriamente detti.
È questo l’esito delle rilevazioni straordinarie che l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’Ambiente ha effettuato, su richiesta della Regione Puglia, fino a tutta la giornata di ieri, giovedì 20 luglio, e di cui si è discusso questa mattina nel corso della riunione convocata dal Prefetto di Foggia, su richiesta del sindaco di Ischitella che ha segnalato alcune gravi criticità connesse all’assenza di riossigenazione delle acque del lago.
Per completezza, si riporta di seguito la sintesi delle rilevazioni dell’Arpa: “A seguito della fioritura di cianobatteri rilevata nel Lago di Varano, e alla luce di osservazioni dirette nonché di segnalazioni sulla loro presenza anche nelle antistanti acque marine, a partire dal 14/07/2023 sono stati predisposti da ARPA Puglia campionamenti sul tratto di costa marina tra Torre Cala Rossa (a sinistra della Foce Capoiale) e la Foce di Canale Romondato (tra Lido del Sole e Rodi garganico), integrativi a quanto già previsto dal programma di monitoraggio della balneazione ai sensi del D.Lgs. 116/2008 e s.m.i.
Gli ultimi risultati disponibili, relativi alle analisi di laboratorio per i campionamenti effettuati nella giornata del 20/07/2023, hanno evidenziato la presenza di cianobatteri in mare con una densità superiore a 20.000.000 cell/L, valore soglia previsto per la “Fase di Allerta” dalle Linee Guida «Ciano-batteri: linee guida per la gestione delle fioriture di ciano-batteri nelle acque di balneazione» (Rapporti Istisan 14/20), soltanto nelle zone in prossimità delle Foci Capoiale e Varano (di comunicazione tra il lago e il mare); oltre alla “Fase di allerta”, con il superamento del valore di 100.000.000 cell/L si passa alla “Fase di Emergenza” per la quale le stesse Linee Guida prevedono tra le misure di gestione (comunicazione, informazione alla cittadinanza, ecc.) anche l’eventuale ordinanza di divieto temporaneo alla balneazione, emessa dal Sindaco territorialmente competente.
Invece, i risultati per il restante tratto di costa sono stati tutti inferiori a 20.000.000 cell/L, rientranti così nella cosiddetta “Fase di Routine” di cui alle citate Linee Guida, la quale non richiede alcuna misura di gestione del rischio.
Si vuole altresì ribadire che i cianobatteri, in passato tecnicamente indicati con il termine “alghe azzurre”, non sono direttamente legati alla contaminazione microbiologica di cui ai batteri fecali propriamente detti (es. Escherichia coli ed Enterococchi intestinali per il D.Lgs. 116/2008); purtuttavia si comprende come la denominazione simile dei due differenti gruppi possa portare alla confusione etimologica nei non esperti della materia. Inoltre, nel caso particolare di quanto evidenziato lungo il litorale marino prospicente il lago di Varano, si può verosimilmente ipotizzare il trascinamento in mare della fioritura di cianobatteri riscontrata nelle acque della stessa laguna, che attraverso le foci si è portata in mare (così come d’altronde confermato dai risultati analitici sino ad ora ottenuti). Infine, è utile rimarcare che ARPA Puglia sta seguendo con attenzione il fenomeno, come già detto attraverso l’intensificazione delle attività di monitoraggio, sia nella laguna che in mare”. (foto repertorio freepik)